domenica, Novembre 17, 2024

La CDP italiana propone alla rete TIM di competere con l’approccio di KKR

  • Telecom Italia sta cercando di staccarsi dalla rete consolidata per finanziare il rinnovo
  • La statunitense KKR cerca di assumere il controllo di una partecipazione nella rete TIM
  • CDP collabora con Macquarie per fare un’offerta contro la rete
  • Il governo italiano ha il potere di bloccare qualsiasi accordo

MILANO (Reuters) – La banca statale italiana Cdp ha dichiarato domenica che il suo consiglio di amministrazione ha approvato un’offerta di rete fissa non vincolante per l’ex monopolio telefonico Telecom Italia (Tim), aggiungendo che l’offerta sarà valida fino a marzo. 31.

CDP ha collaborato con l’Australian Infrastructure Fund Macquarie (MQG.AX) per aggiudicarsi la più importante infrastruttura di telecomunicazioni italiana.

L’offerta congiunta riguarda la rete di linee terrestri e cavi sottomarini Sparkle di TIM, per la quale la società di investimenti statunitense KKR (KKR.N) ha già presentato un’offerta.

Nelle ultime settimane, fonti hanno riferito a Reuters che CDP-Macquarie e KKR hanno fissato per TIM un valore del progetto di 18 miliardi di euro (19 miliardi di dollari).

L’offerta di CDP includerà anche il concorrente di rete in fibra ottica più piccolo di TIM Open Fiber, che è di proprietà di CDP e Macquarie e sarà integrato nella rete di TIM lungo il percorso.

La proposta di KKR, che sale a 20 miliardi di euro includendo 2 miliardi di dividendi, ha dato nuovo slancio agli sforzi per rinnovare TIM dopo il fallimento delle lunghe trattative tra il governo e i due maggiori azionisti di TIM, CDP e la francese Vivendi (VIV. PA).

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Entrambe le cifre sono inferiori al prezzo di 31 miliardi di euro che Vivendi ha rivenduto la rete, che la stessa TIM ha indicato avere una valutazione di 25 miliardi di euro.

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TIM ha dichiarato il 24 febbraio che la proposta di KKR “non riflette pienamente” il valore dei suoi asset e ha aggiunto che cercherà un’offerta migliore entro la fine di questo mese.

La vendita della rete per ridurre il debito di 25 miliardi di euro di TIM e il licenziamento della metà dei suoi 40.000 dipendenti domestici è un importante sostegno degli sforzi dell’amministratore delegato Pietro Labriola per rimodellare il gruppo.

Il governo del premier Giorgia Meloni ha più volte affermato di voler prendere il controllo della rete TIM salvaguardando i posti di lavoro, ma all’interno dell’amministrazione non c’è un terreno comune su come procedere.

Secondo le regole italiane, Roma ha il potere di bloccare interessi indesiderati in asset strategicamente importanti come la rete TIM.

Un’importante fonte governativa ha affermato che la mossa di CDP è stata accolta favorevolmente in quanto rende il processo di vendita più trasparente ma lascia ancora aperti molti scenari.

Nel suo approccio, KKR ha lasciato la porta aperta all’inclusione di un’entità statale come azionista di minoranza nella rete TIM, ma si oppone a CDP che svolge tale ruolo a causa di problemi di antitrust.

($ 1 = 0,9406 euro)

Scritto da Valentina Za; Montaggio di Louise Heavens, Emilia Sithole Matares e Rose Russell

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