In una “tappa storica per il cinema italiano”, i registi d’ora in poi valuteranno i propri film in base all’età del pubblico.
Nato nel 1914 agli albori del cinema, l’Italian Censorship Act ha abbattuto alcuni colossi del grande schermo tra cui Un altro tango a Parigi – Ma ora sta affrontando la sua chiamata alla ribalta.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha annunciato lunedì in un comunicato che “la censura cinematografica è stata abolita”.
Il sistema dei controlli e degli interventi, che ancora permette allo Stato di interferire con la libertà degli artisti, è finalmente terminato.
Di conseguenza, ora non sarà possibile impedire l’uscita di un nuovo film o richiedere montaggi per motivi morali o religiosi.
Invece, i realizzatori valuteranno i propri film in base all’età del pubblico.
Le loro decisioni saranno verificate da una nuova giuria di 49 membri provenienti dall’industria cinematografica, ma anche esperti in educazione e diritti degli animali.
“È una forma di autoregolamentazione. Siamo abbastanza maturi”, ha detto il regista Bobby Avati, il cui film era negli anni ’70. Bordella Si diceva che fosse censurato Francia Agenzia di stampa.
Centinaia di film sono stati censurati in Italia nel secolo scorso, principalmente per motivi politici, morali e religiosi.
Il più famoso è stato il focoso candidato all’Oscar del 1972 Bernardo Bertolucci L’ultimo tango a Parigi, Tutte le copie sono state distrutte tranne tre copie conservate come “prove del crimine”.
La regista Elena Boero ha detto che l’abrogazione della legge è “un passo importante e storico per il cinema italiano”.
Ha detto: “È giunto il momento”. Francia Agenzia di stampa.
Secondo un sondaggio di Cinecensura, mostra online promossa dal Ministero della Cultura, 274 film italiani, 130 film americani e 321 film di altri paesi sono stati banditi in Italia dal 1944.
Più di 10.000 sono state in qualche modo modificate, con opere di registi tra cui Federico Fellini.
Ma non erano solo brutte notizie per gli artisti: ironia della sorte, la censura ha avuto un effetto sull’attrazione degli spettatori.
“Rende i film più seducenti e genera interesse pubblico, specialmente quelli che contengono temi sessuali”, ha detto Avati.
L’ultimo grande caso di censura è stato nel 1998 con blasfemia e orrore Totò che ha vissuto due volte, Fortemente criticato dai cattolici tradizionali.
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