La cittadina alpina italiana della Valle d’Aosta ha deciso di cambiare il suo nome originale in ‘Le Breuil’.
Si è deciso che dovesse durare solo 24 ore.
Un villaggio situato in Val d’Aosta è tornato giovedì al suo nome originale di “Le Breuil”, noto anche come Monte Cervino-Matterhorn, la famosa vetta della località, prima di diventare Cervinia nel 1934.
Il suo nome moderno è stato dato da Benito Mussolini come parte di un tentativo di italianizzare molti toponimi settentrionali, sostituendo nomi francesi o tedeschi con nomi italiani.
Molti comuni valdostani erano conosciuti con nuovi nomi italiani, così come molti comuni dell’Alto Adige al confine austriaco.
Il processo di ridenominazione della città è iniziato nel 2011 e il presidente regionale della Valle d’Aosta, Renzo Testolin, ha firmato lo scorso settembre un decreto che ha formalizzato il cambiamento.
“Cervinia non scomparirà dalla memoria collettiva”, ha spiegato l’ex sindaco Jean-Antoine Maquinas, che ha avviato il processo di riconoscimento dei nomi storici della regione. “È una delle località sciistiche più frequentate delle Alpi”, ha raccontato all’edizione torinese. Corriere della Sera.
Lo spostamento comporterà la rimozione del cartello della rotonda che accoglie i cittadini nel centro storico di “Breuil-Cervinia” e della segnaletica stradale verso le piste.
La decisione è stata definita “degna dei talebani” sia dalla gente del posto, che si aspettava che comportasse una montagna di burocrazia, sia dal partito di destra Fratelli d’Italia del primo ministro Giorgia Meloni.
Il ministro del Turismo Daniela Sandanze ha esortato il consiglio comunale a “ripensare”, affermando che l’industria locale degli sport invernali sarebbe “fortemente penalizzata dalla rinuncia ad un marchio conosciuto a livello mondiale”.
Dopo 24 ore neanche Maquignaz ha voluto cambiare nome. L’ex sindaco ha detto che c’è stato un “malinteso”. Non pensava che il nome ‘Cervinia’ sarebbe stato abolito:
“Abbiamo voluto riaffermare un toponimo storico, che è quello che usiamo colloquialmente”.
Maquignaz ha spiegato che usava “Cervinia” solo se parlava italiano.
Anche il sindaco Elisa Cicco ha ammesso che “nessuno vuole cancellare il nome Cervinia”.
“È il nostro marchio, il nostro marchio che ci fa conoscere in tutto il mondo,” lei disse.
Ora Cicco ha “ripreso il processo di ridefinizione del nome” con il capo della Regione Aosta.
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