L’industria delle località sciistiche ha avuto un inizio di nuovo anno finanziariamente terrificante, poiché i record di gennaio per le alte temperature sono stati battuti in tutta Europa.
Sebbene i meteorologi stiano finalmente prevedendo neve in molte parti delle Alpi domenica e lunedì, le località a bassa quota non riceveranno altro che pioggia e rimarranno chiuse.
Negli Appennini dell’Italia centrale, le stazioni sciistiche temono che la stagione sia finita prima ancora che sia iniziata. Ogni volta che c’erano precipitazioni, la temperatura era ancora troppo alta perché cadesse la neve e le stesse condizioni rendevano impossibile la produzione di neve artificiale. È improbabile che questo cambi nella prossima settimana.
Le piste del resort italiano di Tarvisio scendono fino a 800 metri, dove è previsto che la neve si trasformi in pioggia. /Andreas Kaiser/CGTN
Le piste del resort italiano di Tarvisio scendono fino a 800 metri, dove è previsto che la neve si trasformi in pioggia. /Andreas Kaiser/CGTN
Nel frattempo più a nord, rispetto alle località svizzere o austriache, le Alpi italiane sono relativamente bianche. Ma qui, gli sciatori devono cercare più ampiamente per trovare la neve naturale.
Darvisio, nell’Italia nord-orientale, è riuscita ad aprire quasi i due terzi delle sue piste.
“Abbiamo potuto approfittare di due giorni freddi con temperature di meno 10 gradi Celsius per preparare le piste con i cannoni da neve”, afferma il proprietario della baita locale Jure Breschern.
“Ora che non abbiamo almeno un metro di neve fresca o almeno cinque giorni di freddo, dobbiamo preparare abbastanza piste per tutta la stagione”.
Nelle Alpi italiane, la maggior parte dei resort ha aperto solo parzialmente le proprie piste. /Andreas Kaiser/CGTN
Nelle Alpi italiane, la maggior parte dei resort ha aperto solo parzialmente le proprie piste. /Andreas Kaiser/CGTN
Resta da vedere per quanto tempo le piste di Darvisio possano sopravvivere in queste condizioni.
Tuttavia, le precipitazioni ora previste a Tarvisio forniranno neve solo sui versanti più alti, mentre le zone più basse saranno bagnate dalla pioggia.
“Luoghi come questo dovrebbero essere chiusi”, dice lo sciatore locale Andrea Pittecini mentre aspetta di salire sull’impianto di risalita.
Le condizioni delle piste da sci nelle Alpi vanno da molto ghiacciate all’ombra a erba e rocce al sole. /Andreas Kaiser/CGTN
Le condizioni delle piste da sci nelle Alpi vanno da molto ghiacciate all’ombra a erba e rocce al sole. /Andreas Kaiser/CGTN
Nell’ultimo anno, la regione ha registrato due gradi più caldi del normale, accompagnati da condizioni meteorologiche sempre più imprevedibili.
“Ci sono periodi normali e poi ci sono periodi con molti estremi, come le alte temperature o appunto l’assenza di pioggia o neve”, ha detto a CGTN Sergio Nordio, meteorologo dell’Istituto italiano ARPA. “Dobbiamo adattarci sempre di più a questi squilibri”.
Le previsioni a lungo termine suggeriscono che questo inverno sarà più caldo della media. Sciatori e snowboarder devono andare ad altitudini più elevate per trovare terreno invernale. E le imprese locali rimarranno a chiedersi se possono permettersi di conformarsi.
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