La Libia e l’Italia hanno firmato sabato un accordo di 25 anni del valore di 8 miliardi di dollari che vedrà la Libia fornire gas all’Italia, aumentando le forniture energetiche all’Europa che sono state interrotte dalla guerra in Ucraina. La firma è avvenuta durante la visita del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni a Tripoli.
L’accordo è stato firmato da parte libica dal capo della National Oil Corporation (Noc), Farhad Pengdara, e dall’amministratore delegato di Eni Claudio Descalci da parte italiana.
Bengtara ha affermato che la cerimonia della firma del contratto con Eni indica chiaramente che il settore petrolifero in Libia è privo di rischi ed è sulla buona strada per risalire verso la competitività, aggiungendo che la Libia tornerà nella classifica più importante di petrolio e gas. Paesi produttori in tutto il mondo.
Ha aggiunto che l’accordo è stato firmato dopo trattative eque tra le due parti, in cui sono stati presi in considerazione gli interessi del governo libico e del partner strategico, e sta “rivitalizzando il settore del petrolio e del gas”. Libia.”
Bengdara ha sottolineato che il contratto prevede un investimento di 8 miliardi di dollari in 3 anni, soprattutto negli impianti offshore “A” e “H”, investimenti che l’industria petrolifera libica non ha visto negli ultimi 25 anni. Ha spiegato che l’accordo include lo sviluppo di giacimenti di gas con 6 trilioni di piedi cubi di riserve di gas e una capacità produttiva da 750 a 800 milioni di piedi cubi al giorno.
Alla firma hanno partecipato il primo ministro libico Abdul Hamid Dibeba e il primo ministro italiano Giorgia Meloni, oltre a diversi ministri e funzionari di entrambe le parti.
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