Gli indicatori di povertà assoluta in Italia hanno raggiunto livelli mai visti negli ultimi dieci anni, nonostante il ritorno del prodotto interno lordo italiano ai livelli precedenti la crisi del 2007, ha affermato l’Istituto nazionale di statistica italiano (ISTAT) nel suo rapporto annuale pubblicato mercoledì.
Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Istituto Nazionale di Statistica, nel 2007 il PIL italiano è tornato ai livelli pre-crisi economica globale. Ma negli ultimi 15 anni l’Italia ha accumulato un divario di crescita con la Spagna di oltre 10 punti, e di 14 punti con la Francia, 14 punti con la Francia e 14 punti con la Francia. 17 con la Germania.
Per quanto riguarda specificamente la povertà, il rapporto rileva l’aumento della povertà estrema, che colpisce il 9,8% della popolazione italiana – una cifra di circa tre punti percentuali in più rispetto al 2014 – mentre il rapporto rileva che il divario tra i più ricchi e i meno fortunati si è ampliato cattività.
L’aumento della povertà estrema ha colpito principalmente la popolazione in età lavorativa e i loro figli, poiché il potere d’acquisto dei salari aggregati è diminuito drasticamente.
“Nonostante i notevoli miglioramenti nel mercato del lavoro negli ultimi anni, l’Italia mantiene una quota molto elevata di individui che lavorano in condizioni economicamente vulnerabili. Tra il 2013 e il 2023, il potere d’acquisto dei salari totali in Italia è diminuito del 4,5%, mentre è cresciuto nell’altro. principali economie dell’Unione europea i tassi vanno dall’1,1% in Francia al 5,7% in Germania.
Allo stesso tempo, la Commissione Europea ha rivisto al rialzo la crescita del PIL dell’Italia nel 2024 allo 0,9%, battendo Germania e Francia nelle previsioni economiche primaverili pubblicate mercoledì.
Ma il commissario italiano all’Economia dell’UE, Paolo Gentiloni, ha commentato il tanto discusso sistema di super bonus introdotto dal secondo governo Conte di aiuti al coronavirus.
“Voglio rassicurare tutti che non siamo di fronte al ‘rischio Grecia’”, ha detto mercoledì. “Abbiamo a che fare con una misura che può aver avuto sicuramente effetti positivi, ma dopo essere sfuggita al controllo è diventata pericolosa elemento, e il governo ha ragione, secondo noi, ad affrontarlo”.
(Alicia Peretti | Euractiv.it)
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