MOSCA (Reuters) – La Russia ha annunciato mercoledì che lancerà un altro razzo Soyuz il 20 febbraio per riportare indietro due cosmonauti e un astronauta americano dalla Stazione spaziale internazionale dopo che la loro capsula originale ha perso refrigerante il mese scorso.
La perdita proveniva da un piccolo foro – largo meno di 1 millimetro – nel sistema di raffreddamento esterno della capsula Soyuz MS-22, una delle due capsule di ritorno attraccate sulla Stazione Spaziale Internazionale che possono riportare a casa i membri dell’equipaggio.
La Russia afferma che l’equipaggio tornerà ora a bordo della Soyuz MS-23, mentre la capsula Soyuz MS-22 danneggiata verrà riportata sulla Terra vuota.
“Dopo aver analizzato le condizioni del veicolo spaziale, i calcoli termici e la documentazione tecnica, si è concluso che l’MS-22 dovrebbe atterrare senza equipaggio a bordo”, ha dichiarato Yuri Borisov, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.
Ha aggiunto che se nel frattempo ci sarà una situazione di emergenza, l’agenzia valuterà la possibilità di utilizzare la navicella per salvare l’equipaggio.
“Il volo di Sergei Prokopyev, Dmitry Petlin e Francisco Rubio verso la Stazione Spaziale Internazionale è stato esteso. Torneranno sulla Terra a bordo della Soyuz MS-23”, ha detto Roskosmos.
Il lancio dell’MS-23 era stato precedentemente pianificato per metà marzo, ma verrà invece lanciato dal cosmodromo di Baikonur come missione di salvataggio senza equipaggio.
L’incidente ha interrotto le attività della Stazione Spaziale Internazionale della Russia, costringendo gli astronauti a cancellare le passeggiate nello spazio mentre i funzionari si concentrano sulla capsula che perde, che funge da scialuppa di salvataggio per l’equipaggio. La Russia afferma che la perdita potrebbe essere stata causata dall’impatto di un meteorite.
La perdita è anche un problema per la NASA. L’agenzia statunitense ha dichiarato il mese scorso che stava esplorando se la navicella spaziale Crew Dragon di SpaceX potesse offrire un volo alternativo per alcuni membri dell’equipaggio della ISS, nel caso in cui la Russia non potesse lanciare un’altra Soyuz.
(Segnalazione di Mark Trevelyan e Caleb Davis); Montaggio di Guy Faulconbridge e Gareth Jones
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