Milano (Reuters) – Intesa Sanpaolo (ISP.MI) Lunedì, ha dichiarato che stava vendendo l’intera quota del 5,1% in Nixie (NEXII.MI)cercando di capitalizzare il recente aumento delle azioni di Payments Group.
Intesa ha siglato una partnership di 25 anni nell’ambito della vendita nel 2020 della banca italiana della sua attività di pagamenti al dettaglio a Nexi.
Intesa ha dichiarato in una nota che la vendita della quota non avrà alcun impatto sulla sua partnership strategica con Nixie.
In base all’accordo del 2020, che ha portato alla più grande banca italiana una plusvalenza di 1,1 miliardi di euro, Intesa ha acquisito una partecipazione del 9,9% in Nexi.
La partecipazione di Intesa è diminuita in percentuale del capitale di Nexi a seguito di accordi di fusione con Nets, concorrente settentrionale, e controparte locale SIA, che hanno visto Nexi emettere nuove azioni agli azionisti esistenti di entrambe le società.
La decisione di Intesa fa seguito al rally delle azioni Nexi la scorsa settimana sui risultati trimestrali più forti del previsto del più grande gruppo di pagamenti in Europa per volume di transazioni elaborate.
Tuttavia, le azioni di Nexi sono ancora in calo del 30% su base annua, secondo i dati di Refinitiv, dopo aver subito una svendita insieme ad altre fintech a causa del rallentamento della crescita economica e dell’aumento dei tassi di interesse.
Intesa ha pagato 653 milioni di euro per la sua partecipazione in Nexi, che comprende circa 67 milioni di azioni.
Ciò è sostanzialmente in linea con il valore di mercato della holding basato sul prezzo di chiusura di lunedì di 9,76 euro per azione, in calo dell’1,89% rispetto alla sessione precedente.
Intesa ha dichiarato di aver assunto BofA Securities e JPMorgan, nonché il suo ramo di investment banking, per vendere la partecipazione attraverso un processo accelerato di record-building, che denota transazioni eseguite a sconto rispetto ai tassi di mercato.
Non ha rivelato alcun dettaglio sull’utilizzo dei proventi.
Segnalato da Valentina Za; Montaggio di Alexander Smith e Paul Simao
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