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L’Autorità italiana garante della concorrenza impedisce a Intesa di spostare i clienti verso il mobile banking

Questo grafico, scattato il 3 maggio 2022, mostra il logo della banca Intesa Sanpaolo e il grafico azionario. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione Ottenere i diritti di licenza

MILANO, 30 novembre (Reuters) – L’autorità garante della concorrenza italiana ha dichiarato giovedì di aver ordinato alla più grande banca del Paese, Intesa Sanpaolo (ISP.MI), di interrompere il passaggio di 2,4 milioni di clienti al suo nuovo servizio esclusivamente mobile ICBank.

La decisione è l’ultimo colpo agli sforzi di Intesa per migliorare la propria infrastruttura digitale e eliminare gradualmente i sistemi IT tradizionali a favore della tecnologia cloud.

La commissione antitrust italiana AGCM ha aperto un’indagine all’inizio di questo mese sul modo in cui Intesa ha trasferito i clienti a ICBank, che secondo l’autorità di vigilanza ha ormai raggiunto i 5.000.

Vuole che Intesa sposti solo i clienti che acconsentono espressamente.

“In questo modo i correntisti saranno messi nella condizione di scegliere se tenere il proprio conto presso Intesa Sanpaolo… oppure trasferirlo a Isybank”, si legge in una nota dell’AGCM.

Durante le vacanze di agosto i clienti si sono lamentati di non aver recepito il messaggio di Intesa sulla migrazione per uscire da Isybank.

“Crediamo di essere in regola con la normativa vigente e abbiamo ricevuto l’approvazione della Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea per le varie mosse”, ha detto giovedì ai giornalisti l’amministratore delegato di Intesa, Carlo Messina.

“Il nostro obiettivo è sviluppare una nuova tecnologia e consentire all’Italia di beneficiare dell’innovazione… Se avremo bisogno di migliorare il modo in cui comunichiamo, lo faremo”, ha aggiunto.

I clienti Intesa lamentano di non avere accesso al computer ma solo tramite i loro telefoni cellulari e di aver perso la possibilità di generare numeri di carta di credito una volta per effettuare acquisti online in modo più sicuro.

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L’amministratore delegato di ICBank, Antonio Valituti, ha dichiarato in una recente intervista a un giornale che tali carte di pagamento “virtuali” saranno presto disponibili per gli utenti di ICBank, ai quali verrà concesso anche l’accesso al computer.

ICBank si rivolge a 4 milioni di clienti Intesa sotto i 65 anni che accedono ai propri servizi bancari solo da remoto. Vuole aggiungere 1 milione di nuovi clienti entro la fine del 2025.

Il gruppo ha migrato i primi 300.000 correntisti Intesa in ottobre e prevede di migrarne altri 2 milioni a marzo.

ICBank, una banca mobile a basso costo basata sul cloud, è un elemento chiave della strategia a lungo termine di Messina per respingere la concorrenza del fintech e concentrare Intesa su attività più redditizie come la gestione patrimoniale e le assicurazioni.

La migrazione dei servizi bancari su una piattaforma cloud rappresenta una sfida importante per le banche tradizionali, poiché l’infrastruttura IT è spesso obsoleta e inutilizzabile a causa della sovrapposizione di vari sistemi derivanti dalle fusioni bancarie.

Segnalazione di Valentina Za e Giulia Segretti; Montaggio: Christina Fincher, Jane Merriman e Susan Fenton

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