Ho seguito con grande interesse la copertura del FT sulle dimissioni del Primo Ministro Draghi e le implicazioni che potrebbero avere per il governo e l’economia italiani (“Mario Draghi si dimette dopo che la coalizione italiana si è disfatta”, FT.com, 21 luglio).
Sotto la guida di Draghi, l’economia italiana ha compiuto notevoli passi avanti. La stabilità politica del governo di unità nazionale ha aiutato il Paese a mantenere le riforme ea presentare un piano per la ripresa economica.
Il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (NRRP) ha prodotto un pacchetto completo di riforme e investimenti e la prima tranche di finanziamento di NextGenerationEU (NGEU) è già stata investita in settori strategici, iniziative di inclusione sociale e creazione di posti di lavoro. Sebbene il programma sia ancora ai suoi primi giorni di attuazione, ha già dato un importante contributo alla ripresa dell’Italia, con una crescita del PIL del 6,6 per cento lo scorso anno. UniCredit NRRP si impegna a sostenere le famiglie e le imprese, contribuendo a un’economia stabile e funzionante e garantendo la solidità finanziaria a lungo termine dell’Italia.
La crescita è al centro della strategia di riduzione del debito dell’Italia. Pur confermando che una crescita stimolante temporanea può aumentare i disavanzi di bilancio nel breve termine, ciò è stato fatto nell’ambito di una politica di bilancio prudente, consentendo investimenti chiave per garantire l’attuazione delle riforme strutturali.
Tuttavia, il successo di questa strategia dipende dalla capacità del governo di utilizzare efficacemente i fondi NGEU. Per mantenere questi fondi in entrata, dobbiamo rispettare le scadenze e le tappe fondamentali della riforma stabilite nel NRRP.
Mentre l’incertezza politica è inevitabile a seguito dell’uscita di Draghi, qualsiasi rallentamento negli sforzi per attuare il NRRP danneggerà sia il popolo italiano che l’economia europea.
Può essere una crisi politica, ma non dovrebbe trasformarsi in una crisi economica. L’attuale instabilità e l’ulteriore frammentazione politica non possono far deragliare programmi importanti in atto o paralizzare il buon lavoro già svolto. Invito tutti i leader politici a fare in modo che una nuova amministrazione vada avanti, non indietro, e si concentri sull’interesse nazionale.
Pietro Carlo Padone
Presidente del Gruppo UniCredit ed ex Ministro dell’Economia e delle Finanze italiano
Milano, Italia
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