Mikhail Kasyanov, che ha servito come primo ministro sotto Vladimir Putin dal 2000 al 2004, ha affermato che il discorso del D-Day del presidente russo è stato “molto debole”.
L’ex primo ministro russo Mikhail Kasyanov ha detto che pensa che il presidente Vladimir Putin stia già iniziando a rendersi conto che sta perdendo questa guerra.
Kasyanov, che ha servito come primo ministro sotto Putin dal 2000 al 2004, è diventato un schietto oppositore del Cremlino dopo il suo licenziamento dalla carica.
L’ex primo ministro, che guida il People’s Freedom Party, un gruppo di opposizione in Russia, ha detto ai media tedeschi che Putin è apparso “un po’ nervoso” durante il suo discorso nel Giorno della Vittoria in Russia.
“La reazione e la retorica di Putin sono state molto deboli”, ha detto Kasyanov. DWHa aggiunto che Putin “sta già cominciando a rendersi conto che sta perdendo questa guerra”.
Durante il suo discorso, il presidente russo ha costantemente accusato della guerra la NATO e l’Occidente, sostenendo che si sono rifiutati di impegnarsi in un “dialogo onesto” prima dell’invasione.
“Lo scorso dicembre abbiamo proposto di firmare un trattato sulle garanzie di sicurezza. La Russia ha esortato l’Occidente a condurre un dialogo onesto alla ricerca di soluzioni fattibili e negoziali, tenendo conto dei reciproci interessi”, ha affermato Putin. Lei disse Il 9 maggio.
“È tutto inutile. I paesi della NATO non volevano prestarci attenzione, il che significa che avevano piani completamente diversi. E l’abbiamo visto”.
Ma Kasyanov ha affermato che la cerchia ristretta di Putin ha nascosto le informazioni e non ha fornito un quadro completo dell’esercito russo prima di dichiarare “l’operazione militare speciale”.
“Sono sicuro che è stato fuorviato”, ha detto a DW, aggiungendo che Putin “crede che il suo esercito sia in buona forma” per prendere il controllo dell’Ucraina in un breve periodo di tempo.
Kasyanov ha osservato che la feroce resistenza dell’Ucraina e il sostegno dell’Occidente sono stati una sorpresa per Putin.
“Ora stiamo arrivando a un’altra fase: questa competizione di rivalità, per il potenziale economico, per il potenziale militare”.
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