ROMA, 2 maggio (Reuters) – L’inflazione italiana è salita inaspettatamente ad aprile, trainata da un’altra impennata dei prezzi dell’energia. Lo ha detto martedì l’agenzia ufficiale di statistica ISTAT.
I prezzi al consumo allineati all’UE (IPCA) sono aumentati dell’1,0% su base mensile, con un’inflazione annua in aumento all’8,8% dall’8,1% di marzo, al di sopra della previsione mediana di un aumento del 7,8% su base annua.
L’inflazione italiana continua a risentire dell’aggiustamento in corso alla volatilità dei prezzi dell’energia, la sua componente più volatile, ha scritto Loredana Maria Federico, capo economista italiano di UniCredit.
L’ISTAT sottolinea che l’aumento annuo è dovuto principalmente ai prodotti energetici non regolamentati come i combustibili per uso domestico, l’elettricità e i carburanti per auto nel mercato liberalizzato. Nell’indice dei prezzi interni core, queste componenti sono aumentate del 26,7% ad aprile, rispetto al 18,9% del mese precedente.
Al contrario, i prodotti energetici regolati hanno mostrato un calo più ampio rispetto a marzo (-26,4% -20,3%).
Concentrati sull’inflazione core
“Dato quanto sono bassi i prezzi del gas nel mercato all’ingrosso, prevediamo che questa sia solo una pausa temporanea nell’aggiustamento al ribasso dell’inflazione”, ha detto Federico di UniCredit, aggiungendo che “la dinamica dei prezzi alimentari e dell’inflazione core si è ampiamente allineata con le aspettative”.
L’inflazione core italiana (al netto di alimenti freschi ed energia) è stata del 6,8% su base annua nell’indice HICP ad aprile.
Nella zona euro, la crescita complessiva dei prezzi è salita al 7,0% il mese scorso dal 6,9% di marzo, ma l’inflazione core è scesa inaspettatamente al 7,3% dal 7,5%, secondo i dati Eurostat.
Un aumento a sorpresa dell’inflazione core ha attirato l’attenzione negli ultimi mesi, suggerendo che la BCE deve fare di più per contenere le crescenti pressioni sui prezzi.
Il percorso verso un ulteriore rallentamento dell’inflazione in Italia rimane solido, con i prezzi alla produzione che mostrano anche segni di graduale allentamento, ha scritto l’economista senior di ING Paolo Pizzoli.
“Ma i dati mostrano che questo processo sarà lento e dovrebbe accelerare solo nella seconda metà dell’anno”, ha aggiunto.
Relazione di Antonella Cinelli
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