Roma, feb. 27 (Reuters) – L’Italia è in trattative con i funzionari dell’Unione Europea per ottenere almeno 6 miliardi di euro (6,33 miliardi di dollari) nell’ambito del programma REPowerEU per aumentare gli sforzi per rendere più ecologica la sua economia eliminando completamente il gas russo. , dicono le fonti.
Il governo italiano sta cercando più tempo per spendere circa 200 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti a basso costo fino al 2026 dal fondo di ripresa post-Covid dell’Unione europea, hanno detto lunedì a Reuters due funzionari vicini alla questione.
Destinato a porre fine alla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi e ad affrontare la crisi climatica, REPowerEU è finanziato da 225 miliardi di euro di prestiti inutilizzati messi a disposizione nell’ambito del programma di ripresa dell’UE lanciato nel 2021.
Ulteriori risorse proverranno dai fondi di coordinamento e dalla vendita delle quote del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), che obbligano i produttori, le compagnie elettriche e le compagnie aeree ad acquistare permessi per compensare ogni tonnellata di anidride carbonica che emettono.
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L’Italia spera di ottenere almeno 2,7 miliardi di euro dalle risorse Ets e 3 miliardi di euro dal Fondo di coesione, ha detto una delle fonti.
L’amministrazione del premier Giorgia Meloni prevede di concludere entro la fine di aprile il negoziato con Bruxelles sulla proposta di utilizzo dei fondi Ue di Roma.
Una parte dei fondi potrebbe essere destinata alla realizzazione di un collegamento per portare l’idrogeno prodotto in Nord Africa verso il Nord Europa.
L’ufficio di Meloni ha dichiarato questo mese di voler utilizzare i fondi per trasformare il Paese in un hub energetico.
Allo stesso tempo, l’Italia vuole rispettare alcune scadenze del suo piano nazionale per la ripresa che Roma non può completare entro il 2026.
I progetti che verranno rimossi dal piano non saranno demoliti ma saranno finanziati con fondi di integrazione separati da spendere entro il 2029 secondo le regole dell’UE, hanno detto le fonti.
Una tale soluzione darebbe al governo fino a tre anni in più per completare il suo piano complessivo di investimenti, senza superare formalmente la scadenza del 2026 attualmente prevista per il piano post-pandemia.
L’Italia è in ritardo nell’utilizzo effettivo dei fondi di salvataggio. Il suo calendario iniziale prevedeva una spesa di oltre 40 miliardi di euro entro il 2022, ma questa stima è stata rivista più volte al ribasso ed è stata fissata al di sotto dei 20 miliardi di euro a dicembre.
($ 1 = 0,9479 euro)
Dichiarazione di Giuseppe Fonte; Montaggio di Susan Fenton
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