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L’Italia discute la mossa di KKR su TIM dopo un’offerta vincolante, afferma il ministro

Il logo di Tim appare nella sua sede a Roma, in Italia, il 22 novembre 2021. REUTERS/Yara Nardi

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ROMA (Reuters) – Il ministro italiano dell’Industria Giancarlo Giorgetti ha detto mercoledì che il governo italiano discuterà dell’approccio di KKR per l’acquisizione di Telecom Italia (TIM) (TLIT.MI) quando il fondo statunitense farà un’offerta vincolante.

KKR (KKR.N), l’ex monopolio telefonico italiano e fortemente indebitato, ha ricevuto un approccio da 10,8 miliardi di euro (12 miliardi di dollari) volto a rendere privato il più grande gruppo telefonico italiano. Per saperne di più

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“E’ troppo presto per parlarne”, ha detto Giorgetti durante un’audizione parlamentare, aggiungendo che il governo valuterà attentamente i piani di KKR per le risorse infrastrutturali e i posti di lavoro dell’azienda.

La mossa di KKR è subordinata al sostegno del governo e arriva mentre infuria la guerra del consiglio di amministrazione di TIM, il cui maggiore azionista, il gruppo mediatico francese Vivendi (VIV.PA) con una quota del 24%, ha dichiarato di considerare l’offerta troppo bassa.

La speculazione secondo cui KKR ha aumentato la sua offerta per ottenere l’approvazione di Vivendi ha portato le azioni TIM in rialzo del 17% mercoledì al massimo di 21 mesi.

Questa settimana è stato modificato più del 25% del capitale votante di Telecom Italia.

Fonti hanno affermato che Vivendi sta spingendo per sostituire Luigi Gobitossi, amministratore delegato di TIM, dopo due profit warning da luglio, e la questione potrebbe essere discussa in una riunione del consiglio di venerdì.

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I maggiori sindacati delle telecomunicazioni italiani hanno chiesto una maggiore presenza statale in TIM, accusando Vivendi di aver creato tensioni all’interno dell’azienda.

La holding statale Cassa Depositi Prestiti è il secondo azionista di TIM con una quota del 10%.

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(Relazione) Presentata da Giulia Segretti, Giuseppe Fonte ed Elvira Polina; Montaggio di Cristina Carlevaro, Louise Heavens e Jean Harvey

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