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L’Italia inizia a offrire colpi di richiamo COVID-19 alle persone con più di 60 anni

Immagine rappresentativa

Roma [Italy], 9 ottobre (ANI/Xinhua): Sabato l’Italia ha iniziato a offrire dosi di richiamo del vaccino Covit-19 alle persone con più di 60 anni.

La decisione ha seguito il via libera ufficiale della European Pharmaceuticals Association (EMA) all’inizio di questo mese, che ha affermato che chiunque abbia più di 18 anni potrebbe essere considerato un richiamo sei mesi dopo la seconda dose.

“Alla luce dei recenti consigli dell’Ema, possiamo andare avanti con una terza dose di vaccino per tutte le età con un sistema immunitario indebolito e per tutte le persone di età superiore ai 60 anni, sei mesi dopo la seconda dose”, ha affermato il ministero italiano.

Alla fine di settembre, l’Italia ha iniziato a offrire le terze dosi di vaccini Pfizer/Bioentech o Moderna ai pazienti immunocompromessi, agli anziani di età superiore agli 80 anni e a coloro che vivono in case di cura e operatori sanitari.

La terza dose è data come opzione perché il vaccino contro il virus corona è fortemente raccomandato ma non obbligatorio in Italia.

Nel frattempo, la situazione epidemica sembrava essere “sotto controllo” e la curva dei casi di coronavirus stava gradualmente diminuendo, secondo un recente monitoraggio settimanale del National Institutes of Health (ISS) del paese. Aggiornato a 3.

L’incidenza è di 34 casi ogni 100.000 abitanti. Secondo Giovanni Ressa, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, sono incoraggianti anche i dati sull’occupazione dei letti d’ospedale.

“Registriamo il 4,9% e il 4,2% di posti letto nei normali reparti del governo 19 e nelle unità di terapia intensiva, rispettivamente, che sono al di sotto dei limiti critici”, ha spiegato Ressa in una dichiarazione video.

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Finora, la campagna vaccinale in Italia ha raggiunto il 79,9 per cento della popolazione target (oltre i 12 anni), con oltre 43 milioni di persone completamente vaccinate, secondo i dati ufficiali.

Ad oggi, l’Italia ha registrato oltre 4,6 milioni di casi di COVID-19, di cui oltre 131.000 decessi e oltre 4,4 milioni di guarigioni. (ANI/XINHUA)

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