L’Italia ha riferito di aver ricevuto un’ampia gamma di attenzioni con proposte per diversi progetti nei suoi primi sforzi per sviluppare parchi eolici offshore lungo la sua costa. Il Ministero della Trasformazione Ambientale comunica che sta proseguendo l’attività volta a favorire lo sviluppo di una nuova generazione di impianti marini galleggianti situati al largo delle coste italiane.
Al termine della prima tornata di incontri e del bando, il ministero ha comunicato di aver ricevuto 64 manifestazioni di interesse, di cui 55 provenienti da imprese e associazioni di categoria. Inoltre, tre associazioni per la protezione ambientale, WWF, Legambiente e Greenpeace, hanno partecipato alle discussioni, nonché altre sette organizzazioni e ricercatori che rappresentano interessi nel settore dell’elettricità, nonché nello sviluppo e nella ricerca nell’Adriatico e nel Mediterraneo.
Almeno 20 manifestazioni di interesse hanno proposto progetti elaborati, che in molti casi includono impianti galleggianti situati a più di 12 miglia al largo. In totale, sono stati esaminati 40 progetti di parchi eolici offshore galleggianti, con più di 20 progetti situati principalmente al largo delle coste siciliane e sarde, 10 ulteriori proposte per la costa adriatica e altri distribuiti tra i mari Ionio e Tirreno.
Tra le aziende che hanno manifestato interesse ci sono molte aziende internazionali leader del settore e aziende industriali italiane. Tra le società citate ci sono DEME, ERG, RWE, Saipem ed EDF oltre alle società italiane Fincantieri, Eni e RINA.
L’Italia si sta muovendo in modo aggressivo per gettare le basi per lo sviluppo del settore dell’energia marina. A febbraio, il primo ministro italiano Mario Draghi ha creato un nuovo ministro a livello di gabinetto, nominando il fisico Roberto Cingolani alla carica. Il ministero si concentra sulle politiche di sostenibilità del paese e molte responsabilità in materia di politica energetica sono state trasferite al nuovo ministero dopo che era sotto la supervisione del più ampio ministero dell’Industria.
Nell’annunciare i risultati della prima tornata dei suoi incontri, il nuovo ministero ha affermato che è prevista un’altra tornata di incontri. Si aspettano di esplorare potenziali sinergie derivanti dalla fornitura di più impianti nelle stesse aree marine, di cercare accordi tra i partecipanti e di condividere il business case con le associazioni ambientaliste e altri partecipanti.
A settembre 2021 sono iniziati i lavori per la realizzazione del primo parco eolico localizzato sia in Italia che nel Mediterraneo. Il progetto, che consiste in 10 turbine eoliche, è in costruzione vicino al porto di Taranto, nel sud Italia. La società olandese Van Oord ha ricevuto un contratto per l’installazione dei monoalberi e dieci turbine Ming Yang da 3 MW per il parco eolico da 30 MW in fase di sviluppo a Renexia.
Sono stati proposti più di 50 progetti di parchi eolici per i siti lungo la costa italiana, ma nessuno è attualmente operativo e solo un altro progetto al di fuori del progetto di Taranto ha iniziato il processo di candidatura. A ottobre è stato proposto un nuovo progetto per le acque al largo di Brindisi, che con 1,2 gigawatt potrebbe diventare il primo grande parco eolico in Italia.
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