Tampa, Fla. — L’Agenzia Spaziale Italiana ha assegnato alle aziende locali 235 milioni di euro (256 milioni di dollari) in fondi per aiuti pandemici per una dimostrazione del servizio orbitale nel 2026, ha annunciato il capogruppo Thales Alenia Space il 15 maggio.
Thales Alenia Space, una joint venture tra la francese Thales e l’italiana Leonardo, ha affermato che il gruppo ha ricevuto un contratto per progettare, sviluppare e qualificare un veicolo spaziale per eseguire una serie di operazioni robotiche autonome su satelliti già in orbita terrestre bassa.
La società non ha rivelato questi satelliti o dettagli della missione, ma ha affermato che il servizio avrà un ingegnoso braccio robotico e capacità di test che includono rifornimento di carburante, riparazione o sostituzione di componenti, trasferimento orbitale e rientro atmosferico.
Leonardo presenta il braccio robotico, sviluppato insieme a SAB Aerospace, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia.
Anche la società di servizi di volo spaziale Telespazio e il costruttore di missili Avio fanno parte del consorzio, insieme a D-Orbit, lo specialista dei rimorchiatori spaziali che ha completato la sua prima missione commerciale alla fine del 2020.
Massimo Comparini, Senior Executive Vice President, Observation, Exploration and Navigation di Thales Alenia Space, ha affermato che la missione evidenzierà come i giocatori affermati possono unire le proprie capacità ed esperienze con startup spaziali più agili.
“Lavorando insieme genereranno sinergie che assicureranno la futura fattibilità del settore spaziale, sviluppando anche tecnologie tutte italiane per supportare la crescita dell’industria spaziale del Paese”, ha affermato Comarini.
Telespazio è responsabile della porzione di terra della missione, con il supporto di Altec, una joint venture tra Thales Alenia Space e l’Agenzia Spaziale Italiana.
Avio è responsabile del supporto orbitale e dello sviluppo della propulsione per il server, che sarà basato sul veicolo di trasporto orbitale ION (In Orbit Now) di D-Orbit.
D-Orbit riesce anche a sviluppare un sistema di rifornimento in grado di trasportare liquidi dal servizio a un satellite bersaglio.
Il governo italiano ha stanziato circa 2 miliardi di euro (2,2 miliardi di dollari) in totale per l’industria spaziale nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza del paese per rilanciare la sua economia post-pandemia.
1,1 miliardi di euro di quel denaro sono destinati allo sviluppo di una costellazione di osservazione della Terra chiamata IRIDE, o International Earth Defense Innovative Report.
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