MILANO (Reuters) – Il Ministero del Tesoro italiano potrebbe acquisire la piena proprietà di Sparkle, controllata da Telecom Italia (TIM), cavi sottomarini (TLIT.MI) nell’ambito di un accordo con il fondo statunitense KKR per presentare una gara congiunta per i servizi via cavo fisso del gruppo. La rete, secondo un progetto di decreto del governo, lo ha mostrato oggi, martedì.
Lunedì il governo italiano ha approvato due decreti che consentono al Tesoro di acquisire una partecipazione del 15-20% in NetCo, un’impresa che comprende sia TIM che la rete di accesso fissa nazionale di Sparkle.
I decreti, visti da Reuters, mostravano che il Tesoro avrebbe potuto acquisire Sparkle anche “in una fase successiva”.
Sparkle, società internazionale di telecomunicazioni all’ingrosso, gestisce cavi in fibra che si estendono per oltre 600.000 km. Secondo le fonti, l’offerta iniziale di KKR per l’acquisto di NetCo vale fino a 1,2 miliardi di euro.
La vendita della rete è una componente chiave dei tentativi dell’amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, di ricostruire un ex monopolio delle telecomunicazioni che soffre da tempo di un enorme peso del debito.
Equita Brokerage ha scritto in una nota di ricerca che l’azione del governo aumenta notevolmente le possibilità di concludere un accordo “dato il chiaro e forte sostegno politico”.
KKR ha offerto circa 23 miliardi di euro (24,9 miliardi di dollari) per NetCo una volta elencati il debito e una serie di variabili, lasciando la porta aperta al governo per unirsi alla sua offerta e mantenere la supervisione degli asset.
Vivendi aspetta la chiamata
I decreti consentono al Ministero del Tesoro di fare un’offerta vincolante con KKR e altri investitori italiani per NetCo, risultando in una quota di minoranza per il Ministero con un valore massimo di 2,2 miliardi di euro.
Un potenziale ostacolo rimane la posizione di Vivendi, il maggiore investitore di TIM, che finora ha richiesto una valutazione più elevata per sostenere qualsiasi accordo e ha messo in dubbio la sostenibilità del restante business dei servizi di TIM.
Fonti informate riferiscono che gli alti rappresentanti della società francese di media, che possiede una quota del 24% in TIM, sono in attesa di essere chiamati per discutere l’accordo con i massimi collaboratori del Primo Ministro Giorgia Meloni, anche se non è stata ancora fissata una data per l’incontro.
La rete TIM è la principale infrastruttura di comunicazione in Italia e le autorità governative cercano da anni di garantire che vengano fatti investimenti per adeguarla alla fibra veloce, tutelando al tempo stesso i posti di lavoro.
I decreti prevedono diritti di gestione del Tesoro in NetCo, consentendogli di supervisionare decisioni di importanza strategica e di sicurezza nazionale, “anche in caso di cambiamento della struttura azionaria”.
($1 = 0,9252 euro)
Montaggio di Jason Neely e Keith Ware
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