venerdì, Novembre 15, 2024

L’italiana A2A riduce i propri investimenti a 16 miliardi di euro entro il 2030 per ridurre le emissioni di carbonio

(Reuters) – A2A, la più grande utility regionale italiana, martedì ha ridotto gli investimenti volti a ridurre la propria impronta di carbonio, poiché la volatilità dei mercati energetici ha spinto l’azienda a ripensare i propri piani di investimento.

La struttura milanese ha dichiarato di voler ora investire 16 miliardi di euro entro il 2030 per concentrarsi sui progetti di economia circolare e transizione energetica, invece dei 18 miliardi di euro precedentemente indicati.

L’utility regionale aveva aggiornato l’ultima volta la sua strategia per il 2030 a gennaio, quando aveva aumentato la spesa in conto capitale proposta del 12,5% a 18 miliardi di euro con l’obiettivo di ridurre la sua impronta di carbonio mirando a un utile di base di 2,9 miliardi di euro alla fine del periodo .

Gli investitori hanno accolto con favore la decisione di A2A di portare il suo prossimo aggiornamento del piano a novembre da gennaio 2023, affermando che contribuirà a fare chiarezza sullo sfondo di mercati energetici altamente volatili.

L’amministratore delegato di A2A, Renato Mazuncini, ha dichiarato in un comunicato che quest’anno è stato “segnato da una complessa situazione geopolitica ed economica e da uno scenario energetico volatile”.

“Alla luce di questo contesto, abbiamo deciso di aggiornare il nostro piano per continuare a garantire la resilienza del gruppo e affrontare le sfide future”, ha aggiunto.

Il ministro dell’Economia italiano ha dichiarato all’inizio di settembre che i costi netti delle importazioni di energia sono stati fissati per più del doppio quest’anno a quasi 100 miliardi di euro ($ 99,5 miliardi), avvertendo che Roma non può spendere indefinitamente per attutire il colpo all’economia.

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L’Italia fa affidamento sulle importazioni per tre quarti del suo consumo energetico, il che aumenta la sua vulnerabilità all’attuale crisi energetica europea.

Segnalazioni aggiuntive di Jose Joseph e Akriti Sharma a Bangalore; Montaggio di Leslie Adler e Stephen Coates

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