ROMA (Reuters) – Il primo ministro Giorgia Meloni ha presentato le linee generali del piano italiano di ritiro dall’iniziativa Belt and Road nel corso di un incontro con il premier cinese Li Qiang a margine del vertice del G20, hanno riferito domenica i media italiani.
L’Italia, cercando di ridurre al minimo qualsiasi reazione negativa alla decisione di Pechino, mirerà invece a rivitalizzare l’accordo di partenariato strategico con la Cina, volto a rafforzare la cooperazione economica, firmato per la prima volta nel 2004.
L’Italia è l’unico paese del G7 ad aver aderito alla Belt and Road Initiative, un piano commerciale e infrastrutturale globale modellato sull’antica Via della Seta che collegava la Cina imperiale all’Occidente.
“Il primo ministro Meloni ha informato il suo omologo della sua intenzione di ritirarsi dal progetto”, ha riferito il quotidiano Corriere della Sera, aggiungendo che il primo ministro Lee ha fatto un ultimo tentativo per convincere gli italiani a riconsiderarlo.
I politici italiani hanno messo in dubbio il valore dell’accordo della Belt and Road Initiative firmato dalla precedente amministrazione nel 2019, che è stato fonte di attrito con gli alleati occidentali per la preoccupazione per la diffusione dell’influenza cinese.
Il rapporto aggiunge che gli italiani hanno detto ai cinesi che la loro decisione non era stata dettata dagli Stati Uniti, affermazioni che hanno trovato eco in articoli simili su altri giornali italiani.
L’Italia assumerà la presidenza del G7 il prossimo anno e riformulare il suo rapporto con Pechino accontenterà i suoi alleati occidentali.
Meloni e Lee hanno avuto colloqui al vertice del G20 a Nuova Delhi sabato per discutere dell’approfondimento delle relazioni, ha affermato l’ufficio di Meloni in una nota.
La dichiarazione aggiunge: “L’Italia e la Cina partecipano ad un partenariato strategico globale che sarà ripetuto il prossimo anno nel suo ventesimo anniversario e sarà un faro per rafforzare l’amicizia e la cooperazione… in tutti i settori di interesse comune”.
(Segnalazione di Federico Maccione e Keith Weir; Montaggio di Mark Heinrich)
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