ROMA (Reuters) – Il governo italiano guidato da Giorgia Meloni presterà giuramento sabato alle 10 (0800 GMT). Il suo governo è composto da 24 ministri. Ecco le caratteristiche di alcuni dei personaggi principali:
Ministro dell’Economia
Giancarlo Giorgetti, 55 anni, è un commerciante politico veterano che è visto come un membro moderato e relativamente europeista del suo partito di destra, la Lega.
In qualità di ministro dell’Industria nel governo uscente di Mario Draghi, Giorgetti ha contribuito a bloccare una serie di offerte pubbliche di acquisto cinesi in settori strategici dell’economia italiana.
In precedenza, ha trascorso la maggior parte dei suoi 26 anni in Parlamento dietro le quinte, negoziando per conto di altri e stringendo amicizie influenti nella sfera degli affari e della finanza.
In qualità di presidente della Commissione Bilancio della Camera per 10 anni tra il 2001 e il 2013, Giorgetti ha imparato i processi legislativi di Roma dall’interno e le sue famose capacità di networking spaziano dalla politica agli affari fino alla potente Chiesa cattolica romana in Italia.
Non era la prima scelta del premier Meloni per questa carica. Voleva un tecnocrate e fonti affermano di aver contattato il membro del consiglio della BCE Fabio Panetta, che ha rifiutato la posizione. Poi si rivolse a Giorgetti.
Ministro degli Esteri e Vice Primo Ministro
Antonio Tajani, 69 anni, è uno dei più stretti collaboratori dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, un uomo della sicurezza con forti credenziali dell’UE ed è il vice leader del partito conservatore Forza Italia di Berlusconi dal 2018.
Tajani, ex giornalista, è entrato in politica con Berlusconi nel 1994 e ha trascorso gran parte della sua vita politica a Bruxelles, sia al Parlamento europeo che alla Commissione europea.
Ha presieduto il Parlamento europeo nel 2017-2019. Nell’Autorità ha ricoperto i due portafogli dei trasporti (2008-2010) e dell’industria (2010-2014).
In gioventù, Tajani ha sostenuto un partito filo-monarchico di destra. Parla francese, spagnolo, inglese e italiano.
Ministro degli Interni
Matteo Piantedosi, 59 anni, è un funzionario pubblico professionista che è stato capo di stato maggiore del leader della Lega Matteo Salvini durante il suo incarico al Ministero dell’Interno nel 2018-2019, aiutandolo a elaborare le sue politiche intransigenti contro l’immigrazione illegale.
Seppur vicino a Salvini, Piantedosi è un tecnocrate senza partiti e senza precedenti esperienze da ministro. Ha trascorso gli ultimi due anni come governatore di Roma, una posizione che mantiene l’ordine pubblico e la sicurezza nella capitale.
Ministro delle Infrastrutture e Vice Primo Ministro
Matteo Salvini, 49 anni, è il capo della Lega di estrema destra ed ex ministro dell’Interno che ha promosso un’agenda populista, tra cui deportazioni di massa di migranti via mare, tagli alle tasse e abbassamento dell’età pensionabile.
Barbuto e tarchiato, Salvini ha preso in mano la Lega nel 2013 quando un piccolo partito regionale è stato tormentato dagli scandali. L’ha trasformata in una potenza nazionale e sembrava pronto a prendere il controllo della politica italiana prima di una serie di gaffe che hanno visto la sua popolarità precipitare negli ultimi tre anni.
Salvini, che è stato un convinto sostenitore del presidente russo Vladimir Putin, ha negato le accuse secondo cui Mosca avrebbe finanziato il suo partito e ha criticato l’invasione dell’Ucraina. Ha respinto i suggerimenti secondo cui avrebbe dovuto dimettersi dalla carica di leader della lega dopo la scarsa prestazione della band alle elezioni del 25 settembre.
Ministro dell’Industria
Adolfo Urso, 65 anni, dei Fratelli d’Italia a Meloni, ha iniziato la sua carriera politica presso l’Organizzazione Giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI), il partito postfascista fondato nel 1946 dai sostenitori del dittatore Benito Mussolini.
Urso, ex giornalista, è stato eletto per la prima volta in parlamento nel 1994. Ha ricoperto incarichi nei governi di centrodestra guidati da Silvio Berlusconi e, da ultimo, è stato capo di un’influente commissione parlamentare per la sicurezza.
In questo ruolo, ha esortato il governo e il parlamento di Mario Draghi a rafforzare i cosiddetti poteri d’oro volti a proteggere le industrie ritenute di importanza strategica dalle acquisizioni straniere.
ministro della difesa
Guido Crusito, 59 anni, è un lobbista dell’industria della difesa, stretto collaboratore di Meloni e co-fondatore del suo partito. Ha iniziato la sua carriera politica con la Democrazia Cristiana negli anni ’80 ed è stato a lungo deputato fino al 2019 quando ha rassegnato le dimissioni per diventare presidente dell’AIAD, un consorzio di aziende operanti nel settore dell’aviazione e della difesa.
Alto circa 2 metri (6,6 piedi) e calvo, è stato soprannominato il “gigante gentile” o Shrek, in riferimento al personaggio dei cartoni animati. Ha servito come ministro della Difesa nel governo Berlusconi tra il 2008 e il 2011.
Ministro della Giustizia
Carlo Nordio, 75 anni, legislatore della Confraternita d’Italia, è conosciuto in Italia come l’ex pubblico ministero di Venezia, carica dalla quale si è ritirato nel 2017.
È stato un feroce oppositore di un gruppo di giudici che ha condotto la cosiddetta indagine sulla corruzione “Mani Pulite” che ha abbattuto la classe politica italiana all’inizio degli anni ’90. Meloni ha insistito per lui nella carica, vincendo la resistenza di Berlusconi che voleva un membro di Forza Italia al ministero della Giustizia.
(Questa storia è stata corretta per rimuovere il profilo del ministro dell’ambiente dopo che Meloni ha detto di aver letto il nome sbagliato e il lavoro è andato a qualcun altro)
(Reporting di Roma e sede di Milano di Emilio Parodi; Redazione di Keith Weir)
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