Un mosaico italiano di 2000 anni raffigurante Medusa è stato restituito al governo italiano dalle autorità statunitensi. Il manufatto, che si trovava in una struttura di stoccaggio a Los Angeles dagli anni ’80, è stato recuperato dall’FBI. Ha annunciato che l’avrebbe rispedito Di mercoledì.
La divisione dell’ufficio che sovrintende ai crimini relativi alle opere d’arte ha iniziato a indagare sul caso alla fine del 2020 dopo aver ricevuto una soffiata da un avvocato che conosceva il proprietario del mosaico. I funzionari non hanno rilasciato le identità dei due.
Secondo i funzionari coinvolti nel caso, il mosaico è apparso in “Cultural Property Records” nel 1909. Più tardi, nel 1959, il mosaico riapparve in un annuncio su un giornale in vendita nell’area di Los Angeles. Non sono stati resi noti dettagli sull’acquisizione dell’area da parte dell’ex proprietario.
Secondo l’FBI, il proprietario si è offerto di restituire l’opera, sapendo che non poteva essere venduta a causa di informazioni di supporto insufficienti. Le forze dell’ordine italiane, i Carabinieri, hanno riconosciuto il mosaico e ne hanno facilitato il rientro a Roma con il suo proprietario, avvenuto ad aprile.
Il mosaico è stato diviso in 16 pezzi in un luogo precedentemente sconosciuto e conservato in un luogo sconosciuto a Los Angeles. Alcuni dei pezzi hanno subito danni a causa delle condizioni di conservazione, ha detto l’FBI, ma erano “per lo più intatti”.
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