Una disputa di 30 anni sul dipinto del maestro rinascimentale Piero della Francesca, dopo che un tribunale italiano ha stabilito che dovrebbe essere riportato nella sua posizione originale, non mostra segni di diminuzione, sebbene il sito ora serva principalmente come tomba.
La Madonna del Bardo ritrae una vergine Maria incinta ed è considerata una delle più grandi opere del Rinascimento. Si ritiene che Della Francesca, completato intorno al 1460, abbia lavorato in loco per decorare una parete dietro l’altare della chiesa di Santa Maria de Momentana a Monterrey, un paese di montagna della regione Arezzo della Toscana.
Il muro e il suo dipinto sopravvissero al devastante terremoto del 1785. Il dipinto è stato poi rimosso dal muro ed esposto su un altare nella chiesa ricostruita. Si dice che sia stata la causa dei Della Francesca nel 1889 ed è stata recuperata da un altro terremoto nel 1917 e ricollocata in un ex edificio scolastico a Monterci nel 1992, adibito a Museo della Madonna del Bardo.
Oggi è spostato in un museo che attira circa 40.000 visitatori all’anno, alcune delle quali sono pellegrine in cerca di protezione durante la gravidanza, innescando una complessa battaglia legale tra il comune di Montreux, la diocesi locale, le autorità regionali e il ministero per l’ubicazione del dipinto. Cultura. La lotta è entrata in una nuova fase quando il Consiglio di Stato, la più alta corte di governo italiana, ha recentemente stabilito che il dipinto dovrebbe essere restituito alla sua sede originaria.
Alfredo Romanelli, sindaco di Monterrey, sostenne che la chiesetta, situata un po’ ai margini della città e ricostruita nel 1956, non fosse nella sua forma originale. “Non credo sia una buona idea mettere la voglia su una tomba in mezzo a 3.000 tombe”, ha detto a La Stampa. “Ci vuole un po’ di immaginazione.”
Romanelli aggiunse che la chiesa era inadatta a capolavori a causa della luce e non aveva abbastanza spazio per ospitare i turisti.
La Romanelli è stata invitata a incontrare il viceministro alla Cultura Lucia Perconsoni il 20 aprile, dopo che è stata sollevata in Parlamento la questione della validità della chiesa. Ha detto che non poteva capire la decisione “ignorante” della corte e ha chiesto chi c’era dietro.
Vittorio Scorpi, critico d’arte e stretto collaboratore dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha affermato che questa è stata una buona opportunità per passare dal luogo “ambiguo medico” al luogo in cui è stato realizzato. La chiesa può essere ampliata per creare spazi per il “turismo religioso”.
Si ritiene che Della Francesca abbia dipinto il dipinto in memoria di sua madre, Romana de Pierino, di Montreux.
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