sabato, Novembre 16, 2024

Preoccupazioni per la carenza di olio d’oliva in Italia Mt

Andrea Carassi, direttore generale dell’Associazione italiana dell’industria dell’olio commestibile (Acitol), ha avvertito che l’Italia sta affrontando una carenza di olio d’oliva che non si vedeva da una generazione.

I suoi commenti arrivano in mezzo a una serie di Previsioni deludenti sul raccolto in tutto il bacino del Mediterraneo.

Gli agricoltori spagnoli, il più grande produttore mondiale di olio d’oliva, prevedono 50 per cento di calo In preparazione. Nel frattempo, gli ufficiali all’interno Tunisia, Italia E Portogallo La produzione dovrebbe diminuire in modo significativo quest’anno.

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All’inizio di settembre si parlava di un caldo autunno per l’olio d’oliva. Purtroppo non abbiamo commesso errori”, ha detto Caracsi a Il Sole 24 Ore. Il Squilibrio tra consumo e produzione Da qui alla prossima estate, potrebbe non esserci abbastanza petrolio sugli scaffali dei grandi rivenditori”.

Il mercato interno italiano è di circa 600.000 tonnellate Olio extravergine d’oliva Saldi in ogni stagione. Tuttavia, stime recenti prevedono che solo un terzo di questo sarà consegnato, a causa di una serie di eventi climatici catastrofici che vanno dagli uragani. Siccità.

L’aumento dei prezzi dell’energia ha ulteriormente complicato la situazione. Aumenta i costi di produzione e insiste sui sussidi sia ai produttori che ai consumatori.

Tuttavia, Karazi vede il pericolo nell’abbassare artificialmente i prezzi. Ciò potrebbe portare a un esaurimento delle scorte ancora più precoce, ha affermato In un momento in cui l’olio d’oliva sta diventando una merce rara, riteniamo che sia meglio evitare promozioni che danneggiano la fiducia dei consumatori nell’industria dell’olio d’oliva nel suo insieme e svalutano i nostri sforzi.

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Tuttavia, questo farà ben poco per placare i timori dei consumatori. La Federazione nazionale degli agricoltori indipendenti (Coldretti) ha avvertito che l’olio extra vergine di oliva potrebbe raggiungere un prezzo record al dettaglio di 10 euro al litro poiché ogni parte della filiera, dalla produzione e confezionamento all’etichettatura e al trasporto, è gravata da un 30% aumento dei costi. Fino al 170 percento.



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