La Banca Centrale Europea mantiene un atteggiamento cauto
La Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi di interesse invariati come ampiamente previsto, ma ha adottato un tono leggermente più accomodante del previsto. Ancora più importante, la BCE si è astenuta dallo spostare l’attenzione sul bilancio, dove i tassi di interesse sono considerati sufficientemente alti. Secondo la presidente Christine Lagarde, il piano per gli appalti di emergenza (PEPP) e i requisiti di riserva minima non sono stati discussi.
Lagarde ha sottolineato ancora una volta che fare affidamento sui dati significa anche che non si possono escludere aumenti dei tassi di interesse, ma ha affermato che qualsiasi discussione sui tagli è “del tutto prematura”. Tuttavia, il clima economico è diventato più cauto. Anche per quanto riguarda il potenziale aumento dei prezzi dell’energia, ha sottolineato l’incertezza circa il loro impatto a medio termine sull’inflazione.
Nel complesso, è difficile distinguere la reazione del mercato ai tassi di interesse immediati, data la pubblicazione dei dati statunitensi prima della conferenza stampa. I tassi di interesse iniziali, che dovrebbero essere meno influenzati dalle ricadute statunitensi, riflettono un atteggiamento un po’ più pessimistico e l’idea di lunga data secondo cui la BCE aveva già raggiunto il picco dei tassi di interesse. Il limite inferiore è già stato ridotto sulle aspettative di rialzo dei tassi riflesse nei futures sui tassi di interesse della BCE di dicembre, e da quel momento in poi il settore sta scivolando per scontare completamente un taglio dei tassi entro giugno del prossimo anno.
Gli spread sui titoli sovrani hanno inizialmente reagito in modo soddisfacente, con lo spread chiave dei titoli di Stato italiani a 10 anni rispetto ai titoli tedeschi che si è brevemente ridotto al di sotto dei 200 punti base. Ovviamente, è improbabile che questa sia la fine della storia, ed è possibile che la BCE riprenda la discussione ad un certo punto. In effetti, Reuters ha successivamente riferito che i politici avevano concordato di rinviare la discussione fino all’inverno. È stato riferito che le riserve minime sarebbero state discusse nell’ambito della revisione del quadro operativo.
Il PIL statunitense batte nel terzo trimestre, ma l’offerta rimane il principale motore per gli Stati Uniti
In vista della riunione della Banca Centrale Europea, i dati sul PIL del terzo trimestre negli Stati Uniti hanno mostrato che l’economia è cresciuta del 4,9%, battendo le aspettative. Tuttavia, i mercati sanno che ciò è difficilmente sostenibile e hanno mostrato maggiore interesse per il valore PCE core trimestrale inferiore alle attese pari al 2,4% rispetto al 2,5%. Ciò significa uno svantaggio per il consenso che attualmente vede un numero più caldo per settembre. In altri dati, notiamo che le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono state solo leggermente più alte, ma le richieste continuative hanno esteso il costante movimento al rialzo del mese scorso.
È stato interessante osservare un nuovo irripidimento della curva del Tesoro statunitense. Da quando la Fed ha iniziato a segnalare che i tassi di interesse a lungo termine facevano parte del suo lavoro, abbiamo assistito a ribassi più rialzisti. Ma presto è seguito un appiattimento rialzista: una forte asta settennale ha portato alla sovraperformance delle obbligazioni a lungo termine. Questa reazione evidenzia la sensibilità alle preoccupazioni sull’offerta negli Stati Uniti, che sono visti come il principale motore del premio a termine più elevato. Il prossimo evento importante qui è l’imminente rimborso trimestrale.
Eventi di oggi e visione del mercato
La Banca Centrale Europea ha avuto un ruolo leggermente più pessimista del previsto. Nei prossimi giorni, i funzionari della BCE aggiungeranno, come di consueto, il loro tocco personale all’evento. Ma, cosa ancora più importante, i dati della prossima settimana, compreso l’IPC flash di ottobre e la crescita del PIL del terzo trimestre, potrebbero contribuire a rafforzare il tono accomodante all’inizio della settimana.
Tuttavia, in periodi più lunghi, i tassi di interesse statunitensi dovrebbero rimanere al posto di guida. Ci sarà molto da digerire a partire da metà settimana con la riunione del FOMC, l’annuncio dei rimborsi trimestrali, i dati ISM e quelli sull’occupazione.
Per quanto riguarda i dati di oggi, l’attenzione è focalizzata sui dati relativi al reddito e alla spesa personale degli Stati Uniti e al deflatore PCE, ma gran parte dei dati sul PIL di ieri possono già essere omessi.
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