MILANO – La Svezia diventerà il primo Paese nordico a inviare più di 100 piloti militari in addestramento in Italia a partire dal prossimo anno, segnando una nuova pietra miliare nella cooperazione in materia di difesa tra i due Paesi europei.
L’annuncio è stato dato il 4 dicembre Firma Un contratto decennale tra il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Generale Luca Goretti, e il suo omologo dell’Aeronautica Militare svedese, Generale Jonas Wikmann.
Per il prossimo decennio, l’addestramento al volo di oltre 100 piloti svedesi e una dozzina di istruttori sarà consegnato all’Aeronautica Militare italiana, si legge nel documento, con il primo lotto che arriverà nel Paese il mese prossimo.
Il loro percorso addestrativo si estenderà su due diverse basi, la prima fase presso la Base Aerea di Galatina a Lecce e la successiva presso la Scuola Internazionale di Volo Addestramento (IFTS) in Sardegna.
“Si tratta di un ulteriore passo significativo per la tutela dei cieli europei, è sempre utile trovare accordi e sinergie tra Paesi che condividano spazi e orientamenti”, ha affermato Goretti. “Lavorare con i colleghi svedesi rappresenterà un’opportunità di crescita per entrambi i Paesi.”
IFTS è nato dalla collaborazione tra l’Aeronautica Militare Italiana e Leonardo con l’aiuto del produttore canadese di simulatori CAE. Offre addestramento al combattimento avanzato basato sul curriculum dei piloti di linea italiani e utilizza il sistema di addestramento integrato T-346 basato su una flotta di addestratori avanzati M-346 per simulare il volo di un’ampia gamma di velivoli come l’F-35. Eurofighter e Gripen.
La Svezia si aggiunge all’elenco dei paesi che hanno scelto di addestrare i propri piloti all’IFTS, tra cui Arabia Saudita, Qatar, Singapore, Giappone, Germania, Canada, Austria e Regno Unito.
La Svezia, che è ancora in attesa dell’approvazione per aderire alla NATO, ha una storia di piani per l’acquisto o lo sviluppo di aerei da combattimento di prossima generazione. Nel 2019 ha aderito per la prima volta al progetto guidato dal Regno Unito in qualità di osservatore, per poi ritirarsene pochi anni dopo.
Mentre i vicini di Stoccolma hanno optato per l’F-35, ci vorranno anni prima che gli svedesi decidano di intraprendere la strada verso l’aereo da caccia di nuova generazione, riferisce Aviation Week. Segnalato a luglio. Attualmente la spina dorsale dell’aeronautica militare del paese è costituita dagli aerei Chaps Gripen E.
Nel frattempo, il 6 dicembre gli Stati Uniti e la Svezia hanno firmato un accordo di cooperazione in materia di difesa per rafforzare i loro legami militari.
Elizabeth Gosselin-Mallow è la corrispondente europea di Defense News. Copre una varietà di argomenti relativi agli appalti militari e alla sicurezza internazionale ed è specializzato nel settore dell’aviazione. Vive a Milano, Italia.
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