esclusivo: Ecco il primo trailer del regista italiano Gianni Amelio Venezia, Leonid Leon Contender signore delle formiche Ispirato alla storia vera del perseguitato gay e del pensatore di sinistra Aldo Bribanti.
Il poeta, drammaturgo, accademico e cineasta – che fece parte della resistenza antifascista durante la seconda guerra mondiale – si trovò coinvolto nel fuoco incrociato della giustizia italiana alla fine degli anni ’60 dopo essere stato processato e condannato a nove anni di reclusione il accuse inventate relative alla sua relazione con un uomo più giovane.
Fu l’unico condannato in Italia per il reato di “plagio”, che copre l’atto di “lavaggio del cervello” o “controllo mentale”, che il governo fascista di Benito Mussolini introdusse nel codice penale italiano nel 1930, per poi essere rimosso in 1981.
La famiglia conservatrice del giovane amante di Bribanti ha denunciato l’accademico e lo scrittore di “plagio”, dicendo che il loro figlio aveva subito il lavaggio del cervello nella relazione. La prigionia di Braibanti era una causa popolare all’epoca.
Elio Germano interpreta un giornalista che segue il processo, che tenta di mettere insieme la verità sul caso, affrontando censura e pregiudizi nel processo. Il pluripremiato attore Luigi Lo Cascio interpreta Braibanti. Il nuovo arrivato italo-britannico Leonardo Maltese interpreta il giovane al centro del processo, che viene rapito dalla sua famiglia e sottoposto a cure forzate in un ospedale psichiatrico.
Il titolo del film è tratto dallo studio di Braibanti sul regno delle formiche.
“Il caso così com’è rivela ancora elementi inquietanti più di mezzo secolo dopo”, afferma Amelio. Lo spettatore potrebbe chiedersi: ‘Com’è stato possibile e come è successo? Anche se oggi, in apparenza, nulla sembra più scandalizzare nessuno, signore delle formiche L’Odissea ha una sorta di Inquisizione a riguardo.”
“Lo assistiamo ancora ogni giorno. Perché, in sostanza, non è cambiato molto. Dietro la facciata permissiva, esistono e persistono i pregiudizi, che generano odio e disprezzo verso chi è ‘diverso’. Non è più il momento di sottomettersi o tollerare qualsiasi forma di abuso nei confronti di individui meno protetti.Questo film mira a instillare il coraggio di ribellarsi”.
Il drama è prodotto da Simon Gattoni per Kavac Film e Giuseppe Caschetto per IBC Movie in coproduzione con Moreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories e supportato da Rai Cinema. The Match Factory si occupa di vendite internazionali.
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