Una giornata dedicata ai temi dell'economia italiana, dal lusso al turismo, dal manifatturiero alle infrastrutture, con un focus speciale sui temi della giustizia. Si è tenuto al Centro Congressi Fondazione Cariblo Milano, la sesta edizione della manifestazione “La Ripartenza, Libertà di Pensiero”, nasce dall'idea di Nicola Porro, direttore e fondatore del sito NicolaPorro.it. Ripartenza24, coerentemente con l'essenza dell'evento, ha visto negli anni la presenza di personaggi di spicco dell'economia italiana, protagonisti dei settori del turismo, del manifatturiero e delle infrastrutture, oltre alla presenza del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. La giornata si è aperta con una speciale diretta: “La Zanzara nella Zuppa”, una lettura irriverente di giornali da parte di Nicola Porro e Giuseppe Crociani, ideatore e conduttore di “La Zanzara”. A seguire la prima tavola rotonda dal titolo “Imprese sostenibili ma che sopravvivono” e l'intervento di Vittorio Promotti dal titolo “Ruote per la legittimità”. Il pomeriggio è stato aperto dal critico d'arte Vittorio Sgarbi con una conferenza su Michelangelo, e in questa occasione ha annunciato in diretta le sue dimissioni dalla carica di Sottosegretario al Ministero della Cultura. A seguire si sono svolte altre due tavole rotonde: “Competitività aziendale tra manager e famiglie” e “Economia e giustizia”, dedicate ai temi della giustizia dal punto di vista penale, civile, finanziario e della privacy.
Nicola Porro ha condotto un'intervista al ministro della Giustizia, Carlo NordioHa dichiarato: “È ormai chiaro che viviamo in un sistema di criminalità di massa. Sono molti i cosiddetti reati minori che dovrebbero essere convertiti in sanzioni amministrative. Tuttavia, quando questi settori si toccano, sorgono proteste. L'abuso di potere è il reato classico che deve essere punito esclusivamente in via amministrativa. Essere garante significa assicurare la certezza di una punizione equilibrata e proporzionata per il reato commesso e, al tempo stesso, assicurare la presunzione di innocenza. Naturalmente, poiché la tecnologia funziona più velocemente dei sistemi, si creano violazioni di beni protetti che prima non erano protetti. In questo senso c’è uno sviluppo della criminalità che dovrebbe farci fermare. Marcello Viola, procuratore di Milano, ritiene che “un sano approccio tra giustizia e imprese debba passare attraverso la consapevolezza delle potenziali ingerenze tra giustizia ed economia”. “Dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che abbiamo nelle iniziative investigative e procedurali. La questione è complessa. Un sistema giudiziario che non funziona diventa un ostacolo alle prospettive di sviluppo, rallenta gli investimenti e l'attrattività degli investitori, anche esteri”.
Secondo Ginevra Serena Ferrone, vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali: “Economia e giustizia sono due temi su cui anche l'Autorità è impegnata per dare attuazione agli obiettivi del Pnrr. Abbiamo una serie di discussioni aperte, come quelle sull’uso degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale nella lotta all’evasione fiscale, che devono essere condotte in modo molto serio nel rispetto dei principi europei. Siamo con l’intelligenza artificiale, ma fornendo regole per proteggere i cittadini. In questo senso è necessario utilizzare solo i dati necessari per contrastare efficacemente il fenomeno dell’evasione fiscale. Per Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo del Gruppo Pirelli: “Il prodotto è la chiave di tutto. Ho sempre avuto la fortuna di incontrare ingegneri e geometri straordinari che amano il prodotto. La passione è alla base di tutto, la tecnologia è una grande opportunità, e penso anche all'intelligenza artificiale”. “L'unione di persone esperte e persone giovani e competenti può essere un grande motore di crescita. Non bisogna avere paura della tecnologia perché può contribuire a creare nuove opportunità di lavoro”.
Secondo Sarah Dorris, Vice Presidente di Banca Mediolanum SpA: “L'incontro di oggi rappresenta un'importante occasione per confrontarsi su tanti temi legati alla ripartenza. Una giornata ricca di spunti, anche per far sì che tutti possano mettere in discussione il proprio contributo alla crescita e allo sviluppo del “Mio padre ha concepito il consulente finanziario come un medico del risparmio a misura della persona. Il modello di business altamente innovativo introdotto da Ennio Doris rimane ancora oggi una delle caratteristiche vincenti della banca.” “L’importante non è parlare del progetto del Ponte di Messina in sé, ma considerare l’impatto che questo bene avrà nel suo insieme”, ha affermato Fabrizio Ballinzona, presidente della Fondazione CRT. Il ponte è rilevante e dovrebbe essere valutato nel contesto del corridoio Berlino-Palermo. La questione non è politica, ma legata al ruolo che l'Italia può svolgere in Europa a livello infrastrutturale”. Ancora Renato Mazonini, L'amministratore delegato di A2A: “In Italia emettiamo ancora milioni di tonnellate di rifiuti. Il tema del ciclo dei rifiuti è un aspetto cruciale della nostra economia, in quanto Paese industrializzato e manifatturiero che non dispone di materie prime. È quindi superato continuare” mandare i rifiuti in discarica o esportarli all’estero “È ora. Pertanto è prioritario investire in impianti capaci di recuperare materia, e con tutti quei rifiuti che non possono essere recuperati, in termovalorizzatori capaci di produrre energia, incoraggiare l’innovazione e lo sviluppo”. Ernesto Furstenberg Facio, presidente di Banca Ifis, ha spiegato che “le banche di ogni dimensione sono fondamentali per dare credito con l'obiettivo di non far chiudere il Paese e dare impulso al progresso della nostra economia. In questo senso le banche danno credito alle imprese perché “possano crescere. Oggi la banca che concede credito deve credere che quegli ombrelli finanziari e quei numeri diventino persone. Quindi, se parliamo di persone e di progetti, dobbiamo credere che bisogna guardare avanti”.
Guglielmo Maisto, docente di diritto tributario e socio di Maisto e Associati, in merito alle sanzioni tributarie amministrative, ha evidenziato come “il mandato tributario prevede l'armonizzazione delle sanzioni tributarie con i livelli degli altri Paesi europei. L'attuazione di tale principio potrebbe ridurre significativamente le sanzioni dato che il minimo La sanzione base in Italia è del 90%, un valore molto superiore alla media del 10% prevista nella maggior parte dei paesi europei.” Inoltre, secondo Maisto, per quanto riguarda i tempi della giustizia fiscale, “i decreti attuativi del mandato fiscale prevedono l’obbligo di annullare gli accertamenti fiscali che non hanno un fondamento chiaro. In precedenza, la resistenza alla cancellazione automatica delle azioni fiscali illegali era dovuta alla potenziale responsabilità di un “pubblico ufficiale per danni all'erario. Grazie alla riforma, questa responsabilità è stata finalmente limitata ai soli casi di frode. Questa misura dovrebbe ridurre significativamente sono circa 146.000 i ricorsi istruttori che sono ammontati solo nel 2022. La riduzione dei ricorsi in primo grado dovrebbe avere un impatto positivo anche sulla durata media complessiva dei tre livelli di governo, che attualmente supera i nove anni, oltre ad agevolare la disposizione dei procedimenti pendenti”. Infine, a proposito del regime fiscale per i nuovi residenti, Maisto ha sottolineato come questo abbia raggiunto “ottimi risultati a sette anni dall'introduzione dei regimi agevolati per i nuovi residenti (imposta sostitutiva di 100.000 euro sui redditi di fonte estera). Dal 2017 al 2023 , ha beneficiato più di 2.500 persone che dal nuovo regime si sono trasferite in Italia, con un conseguente aumento dei ricavi, dei consumi e delle attività connesse, rappresentate da investimenti imprenditoriali e immobiliari.
Stefania Raduccia“La questione occupazionale non è più al centro della discussione da molto tempo, anzi è diventata piuttosto centrale – ha osservato il Managing Partner per Tax and Legal di EY in Italia. Anche i manager e gli imprenditori che abbiamo intervistato con SWG sono ne siamo convinti: per il 74 per cento di loro politiche del lavoro inadeguate ostacolano l’attrattività del Paese e delle imprese italiane ed è quindi necessario che si proceda rapidamente ed efficacemente attraverso una riforma organica del lavoro che sia compatibile con la nostra politica industriale. Questo per evitare che uno skills mismatch, anche alla luce dell’accelerazione tecnologica legata all’intelligenza artificiale, sia diventato incolmabile e non sia più possibile intervenire significativamente su salari e produttività”. Secondo Stefano Luchini, Direttore Affari Societari e Comunicazione Esterna di Intesa San Paolo: “La trasformazione che stiamo vivendo porterà a grandi rivoluzioni. La velocità dei cambiamenti tecnologici in atto è tale che l'intelligenza artificiale sta diventando sempre più una punto di riferimento in molti settori.”
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