Nel primo trimestre del 2024, gli abbonamenti allo streaming in Italia sono cresciuti del 12,5%, superando per la prima volta gli abbonamenti alla pay-tv e rappresentando il 20,4% dei ricavi totali.
Secondo una ricerca Mediobanca, nel 2023 il settore radiotelevisivo italiano dovrebbe crescere moderatamente, dell’1,6%, raggiungendo un fatturato di 8,9 miliardi di euro.
Tutti i settori hanno registrato performance positive, con la TV in chiaro in crescita dello 0,2% a 4,8 miliardi di euro, la radio in crescita del 4,9% a 0,6 miliardi di euro e la pay-TV in crescita del 3,0% a 3,4 miliardi di euro. Gli abbonamenti tradizionali alla televisione a pagamento sono diminuiti del 4,9%, anche se a un ritmo più lento rispetto agli anni precedenti. Al contrario, SVoD è cresciuto del 10,4% e ora rappresenta il 53% delle entrate della pay-TV, ovvero 1,8 miliardi di euro, in aumento del 38% rispetto a cinque anni fa.
Roy, Sky e Mediaset detengono circa il 70% della quota di mercato televisivo nazionale, ma le piattaforme online guadagnano sempre più terreno, conquistando nel 2023 il 20% degli spettatori (+13% rispetto al 2019).
Le tre principali società rappresentano il 77% del fatturato totale del settore, con Roy in testa (2,7 miliardi di euro nel 2022, +0,3%), seguita da Sky (2,1 miliardi di euro, +2,3%) e Mediaset (2 miliardi di euro, +2,5 per cento).
La redditività rimane una sfida, con il settore nel suo complesso che opera in perdita (-1,4% di margine EBIT) poiché la forte concorrenza di giganti dello streaming come Netflix e DAZN mette sotto pressione i margini.
L’Italia continua ad avere il canone di servizio pubblico più alto tra i principali Paesi europei (0,25 euro per abbonato al giorno), inferiore alla media di 0,34 euro. La televisione pubblica tedesca (0,60 euro al giorno) e la televisione pubblica britannica (0,51 euro) sono le più care per i contribuenti.
Mediobanca Research prevede una crescita dei ricavi del settore radiotelevisivo italiano del 2% nel 2024, trainata dalla pubblicità e dalla continua espansione dello streaming. Tuttavia, si prevede che il ritmo di crescita degli abbonamenti rallenterà man mano che il mercato matura e il potere di spesa dei consumatori ne risente. La concorrenza nei modelli AVoD e ibridi aumenterà in futuro.
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