giovedì, Novembre 14, 2024

Ricerca per trovare soluzioni semplici ea basso costo per migliorare le risorse energetiche

L’obiettivo del progetto di ricerca “Sustainable Vertical Farming” è trovare soluzioni semplici ea basso costo per migliorare le risorse energetiche e favorire lo sviluppo del vertical farming. La ricerca è coordinata dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari – DISTAL.

Lanciato nel 2022, il programma di ricerca sull’agricoltura verticale sostenibile è coordinato dal Prof. Francesco Orsini di DISTAL si propone di affrontare il cambiamento climatico proponendo soluzioni innovative per lo sviluppo delle vertical farm in Italia. Insieme alle università di Napoli, Torino e Padova, il progetto ha già compiuto grandi passi.

“I nostri obiettivi includono l’ottimizzazione dell’uso di energia, nutrienti e risorse idriche e la diversificazione della produzione verso piccoli frutti, specie tropicali esotiche e piante medicinali, da cui si possono estrarre principi attivi per uso cosmetico e farmaceutico”, condivide il professore. Orsini.

I costi sono ancora elevati (1.500-3.000 euro al metro quadro coltivato), ma questo sistema, se a regime, potrebbe avere ricadute importanti sull’occupazione. Ad esempio, in Giappone, una fattoria verticale che richiede operatori impiega 300 persone per ettaro. Al contrario, in Italia e in Europa, un ettaro di serra impiega tipicamente da 4 a 10 operatori. Infine, nei paesi più poveri, le fattorie verticali possono essere un motore di occupazione.

“È importante pensare alla generazione di lavoro, – spiega Orsini- perché nelle vertical farm, essendo le mansioni molto semplici, è possibile assumere persone a rischio di esclusione. Per questo il sistema dimostra in alcune regioni Può essere anche un’opportunità dal punto di vista occupazionale e di ripresa sociale”.

Leggi l’articolo completo Rivista UNIPO (in italiano)

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