Mentre la Grecia esercita restrizioni fiscali, con la sua economia che continua a sovraperformare quella dell’eurozona, il suo rating creditizio su una traiettoria ascendente e le principali società di investimento che anticipano nuovi upgrade a investment grade nel prossimo futuro, l’Italia sta sempre più rafforzando le sue prospettive di diventare la prossima fonte di sostegno fiscale. La crisi in Europa.
Il fatto che l’Italia sia l’anello debole dell’Eurozona è qualcosa che i mercati contano da diversi mesi. Le obbligazioni italiane mostrano il rendimento più alto nella regione, al 4,82% per le obbligazioni benchmark a 10 anni rispetto al 4,27% per le obbligazioni greche a 10 anni, e lo spread con le obbligazioni tedesche supera ora i 200 punti base, rispetto a 149 punti base. Per il bond greco. A ciò non ha contribuito il voto di lunedì sul bilancio italiano, che non ha soddisfatto i mercati.
JPMorgan stima che è molto probabile che venerdì S&P declasserà l'outlook dell'Italia a negativo, anche se non esclude nemmeno un downgrade. Si prevede mosse simili da DBRS e Fitch. Tuttavia, si stima che Moody's potrebbe abbassare il rating dell'Italia a rischio poiché dà già un outlook negativo.
A differenza dell'Italia, come osserva JPMorgan, la Grecia è chiaramente su una traiettoria ascendente e si prevede che Standard & Poor's assegnerà al paese un investment grade venerdì, mentre Fitch dovrebbe fare lo stesso nella sua valutazione del 1° dicembre. obbligazioni. nei principali indici globali.
Citigroup condivide l'ottimismo di JPMorgan sulla Grecia, poiché stima anche che Standard & Poor's migliorerà la Grecia a investment grade, mentre Moody's farà lo stesso nei prossimi nove mesi.
In particolare, Citi è cauta sui bond italiani, francesi e belgi, mentre è particolarmente rialzista sui bond greci e portoghesi. Sebbene lo scenario di base non preveda alcun cambiamento nel rating di Italia, Francia e Belgio nel breve termine, i rischi per questo scenario sono tuttavia aumentati a seguito delle loro proposte espansive per i budget 2024 in un contesto di calo del margine fiscale. Di conseguenza, i costi del servizio del debito in questi tre paesi sembrano muoversi al di sopra della soglia che indica una traiettoria discendente (o addirittura stabile) per il rapporto debito/PIL per gli anni a venire.
Al contrario, secondo Citi, Portogallo e Grecia manterranno una traiettoria di valutazione al rialzo, grazie ai fondamentali delle loro economie, con entrambi i paesi che dovrebbero vedere una forte crescita – in un momento in cui l’economia globale sta rallentando – e un calo del loro ricavi. Indicatori di deficit e debito.
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