Il parlamento di Singapore ha approvato una legge che conferisce al governo ampi poteri per affrontare le interferenze straniere, ma ha allarmato l’opposizione e gli esperti circa la sua ampia portata e le limitazioni al controllo giurisdizionale.
i punti principali:
- Singapore si è unita a paesi come l’Australia e la Russia nell’emanazione di leggi per scoraggiare le interferenze straniere
- 75 deputati su 88 hanno votato a favore del disegno di legge di vasta portata
- Reporters sans frontières afferma che la nuova legge potrebbe intrappolare i media indipendenti
La piccola e aperta città-stato, che si dice sia vulnerabile alle interferenze straniere, ha preso di mira le fake news con una legge di vasta portata nel 2019.
Si unisce a paesi come l’Australia e la Russia nell’emanare leggi negli ultimi anni per scoraggiare l’interferenza straniera.
Il disegno di legge, noto ufficialmente come Foreign Countermeasures to Interference Act (FICA), è stato approvato lunedì in tarda serata.
I media locali hanno riferito che 75 membri hanno votato a favore, mentre 11 membri dell’opposizione si sono opposti e due si sono astenuti.
Tra le misure, la FICA consente alle autorità di costringere Internet, i fornitori di servizi di social media e gli operatori di siti Web a fornire informazioni sugli utenti, bloccare i contenuti e rimuovere le app.
Le persone considerate per legge “Persone di rilevanza politica” sono tenute a rispettare regole rigorose in materia di donazioni e a dichiarare i propri legami con entità estere.
Al posto del tribunale, un tribunale indipendente presieduto da un giudice esaminerà i ricorsi contro le decisioni del ministro.
È una mossa che il governo dice sia necessaria per proteggere la sicurezza nazionale e le decisioni dei tribunali sono definitive.
Il governo ha affermato che la FICA non copre la creazione di partnership estere, la richiesta di società offshore, la comunicazione con gli stranieri, la richiesta di donazioni o coloro che discutono di politiche.
“A patto che sia fatto in modo aperto e trasparente, e non faccia parte di un tentativo di manipolare il nostro discorso politico o minare l’interesse pubblico come la sicurezza”, ha detto in Parlamento K. Shanmugam, ministro degli Interni.
Né interesserà i singaporiani che esprimono le loro opinioni o si impegnano in attività di advocacy.
Il Dipartimento degli affari interni ha anche affermato in precedenza che la legge non si applicherà a persone o pubblicazioni straniere “che riferiscono o commentano la politica di Singapore in modo aperto, trasparente e imputabile”.
Ma alcuni critici dicono che il suo linguaggio ampio rischia di prendere il sopravvento anche su attività legittime, mentre il gruppo per i diritti Reporters sans frontières afferma che la legge potrebbe intrappolare i media indipendenti.
Esperti e partiti di opposizione a Singapore hanno chiesto un ambito più ristretto di poteri esecutivi e una maggiore supervisione da parte della magistratura.
Shanmugam ha affermato che il disegno di legge rappresenta “il miglior equilibrio… tra affrontare il rischio e fornire controlli contro gli abusi”.
Reuters/ABC
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