Lampedusa, Sicilia (AB) – I sopravvissuti a una delle tragedie migratorie più mortali nel Mediterraneo nel 2013 sono stati onorati domenica in un evento annuale che commemora 368 persone, compresi i residenti di una piccola isola italiana.
I partecipanti al memoriale hanno lanciato fiori nelle acque cristalline dell’isola meridionale italiana di Lampedusa, che è più vicina al Nord Africa che all’Italia continentale.
Molti dei morti nell’incidente del 3 ottobre 2013 erano eritrei ed etiopi. Sono stati bloccati o annegati quando la barca si è capovolta. A un chilometro (mezzo miglio) da Lampedusa cadde un’isola disabitata.
Tra coloro che salparono per l’isola, sopravvissuti a un affollato capovolgimento di una barca, c’era una delle innumerevoli navi che trasportavano dirottatori umani al largo della costa libica.
Un prete cattolico e un imam hanno partecipato a una funzione costiera.
Sebbene i morti siano stati ricordati, le barche della Guardia Costiera italiana hanno portato a terra alcuni degli oltre 600 migranti salvati dalla tarda serata di sabato da più di una dozzina di barche nel Mediterraneo. I media siciliani hanno riferito che quelli portati sani e salvi dalle barche includevano un bambino di quattro mesi e una pecora.
Gli immigrati sono stati trasferiti su una nave passeggeri inutilizzata in modo che potessero essere isolati in sicurezza durante le infezioni da COVID-19. Secondo quanto riferito, le pecore sono state esaminate da un veterinario.
Con il recente arrivo, il numero dei richiedenti asilo a Lampedusa ha ormai superato quota 900. Gli alloggi per i migranti soccorsi hanno una capienza di 250 persone e il sistema è imballato da molto tempo.
I richiedenti asilo sono visti rifiutare le loro richieste di sicurezza e status perché stanno abbandonando la povertà, non la guerra, altri conflitti o persecuzioni.
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