I leader di Stati Uniti, Egitto e Qatar hanno chiesto a Israele e Hamas di riprendere i negoziati urgenti per raggiungere un accordo di cessate il fuoco e rilasciare i prigionieri, affermando che non ci sono scuse “da nessuna delle parti per ulteriori ritardi”.
I tre paesi, che stanno cercando di mediare un accordo, hanno affermato in una dichiarazione congiunta che i colloqui potrebbero aver luogo a Doha o al Cairo il 15 agosto, aggiungendo che “è giunto il momento di fornire sollievo immediato alla popolazione di Gaza che soffre da tempo. nonché agli ostaggi sofferenti e alle loro famiglie”.
“L’accordo quadro è ora sul tavolo e restano solo i dettagli di attuazione da finalizzare”, hanno affermato i leader, offrendo di presentare una “proposta definitiva e provvisoria” per risolvere le restanti questioni.
Qualche istante dopo il rilascio della dichiarazione, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che i negoziatori israeliani avrebbero partecipato all’incontro. L’obiettivo, ha aggiunto, è “finalizzare i dettagli e attuare l’accordo quadro”.
Non c’è stato alcun commento immediato da parte di Hamas.
Questa dichiarazione è arrivata nel momento in cui l’esercito israeliano ha rinnovato gli ordini di evacuazione per i residenti palestinesi in diverse aree a est di Khan Yunis, affermando che avrebbe agito con la forza contro i militanti che hanno lanciato razzi da quelle aree.
L’esercito ha pubblicato l’ordine di evacuazione sul sito web “X” e i residenti della zona meridionale di Gaza City hanno affermato di aver ricevuto messaggi di testo e vocali.
I residenti hanno affermato che decine di famiglie hanno iniziato a lasciare le proprie case e a dirigersi a ovest verso l’area di Al-Mawasi, un’area designata per scopi umanitari ma affollata di famiglie sfollate provenienti da tutta l’enclave.
Khan Yunis, la seconda città più grande della Striscia di Gaza, è stata sottoposta a diffuse distruzioni durante le operazioni aeree e di terra all’inizio di quest’anno.
Le tensioni nella regione sono aumentate dopo l’uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh il 31 luglio in Iran, in un attacco che Teheran ha attribuito a Israele. Ci si aspetta che Israele risponda a questo attacco, il che fa temere la possibilità che scoppi un conflitto più ampio nella regione.
Un alto funzionario americano ha affermato che la dichiarazione congiunta dei leader di Stati Uniti, Qatar ed Egitto non intende influenzare l’Iran, ma che un’eventuale escalation metterebbe a repentaglio la speranza di raggiungere un accordo tra Israele e Hamas.
Il funzionario ha detto che non si aspetta che un accordo di cessate il fuoco venga firmato entro la prossima settimana a causa dei seri problemi che riguardano la sequenza dello scambio di informazioni tra Hamas e Israele. Ha aggiunto che è necessario agire da entrambi i lati del tavolo.
Reuters e Associated Press hanno contribuito a questo rapporto.
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