lunedì, Novembre 25, 2024

Studio: In Italia la pirateria AV diminuisce, ma il problema persiste

Secondo uno studio FAPAV/IPSOS, gli atti di pirateria audiovisiva in Italia diminuiranno da 345 milioni a 319 milioni nel 2022, con il 39% degli italiani adulti coinvolti nella pirateria nel 2023, in calo rispetto al 42% del 2022. .

Il furto è costato all’economia italiana circa 2 miliardi di euro, provocando una perdita di 821 milioni di euro di Pil e circa 11.200 posti di lavoro.

I contenuti più piratati sono i film, mentre la pirateria di programmi TV e giochi è in declino. La pirateria digitale è la modalità più diffusa (37%), seguita dallo streaming (18%) e dai download (15%). 11,8 milioni di italiani hanno utilizzato almeno una volta l’IPTV per accedere a contenuti piratati.

I giovani (sotto i 35 anni) con livelli di istruzione più elevati hanno maggiori probabilità di plagiare i contenuti. Il Sud Italia ha un tasso di pirateria più elevato rispetto al Nord.

Lo studio ha inoltre rilevato che i furti tra gli adolescenti sono in diminuzione (dal 51% nel 2021 al 45% nel 2023).

Secondo il presidente della FAPAV Federico Bagnoli Rossi, nonostante la lieve diminuzione, la pirateria resta un grave problema in continua evoluzione, che compromette lo sviluppo del settore audiovisivo e incide sull’occupazione.

Tra i possibili deterrenti, le multe salate, l’oscuramento dei siti web e la presentazione di denunce penali sono considerati i più efficaci. Il blocco dei siti pirata sembra essere una soluzione di successo e, in alcuni casi, i pirati sono costretti ad abbandonare del tutto le pratiche illegali, e alcuni utilizzano alternative legali a pagamento (45%).

Lo studio conclude che la lotta contro la pirateria richiede un approccio su più fronti.

READ  La disputa si accende sull'omonima epoca mussoliniana della famosa località sciistica italiana di Cervinia

Ultime notizie
Notizie correlate