Trento, Italia
La gestione dell’acqua nelle Alpi sarà una preoccupazione primaria per la Svizzera, che è il primo paese non UE a detenere la presidenza della regione alpina dell’UE per 12 mesi, secondo i partecipanti a una conferenza sponsorizzata dalla Commissione europea in Italia.
“La macroregione dell’UE, EUSALP, svolgerà un ruolo chiave nel passaggio dell’UE verso una politica energetica sostenibile, e l’acqua è il problema principale in questa regione: come possiamo gestirla e conservarla”, Mirko Pessti, consulente per l’istruzione presso l’Università e Cultura della Provincia Autonoma di Trento, ha detto all’agenzia Anatolia all’evento che si è svolto nella città italiana di Trento sulle Alpi. La presidenza svizzera inizia il 1° gennaio 2023.
Le acque alpine sono controverse poiché lo scioglimento dei ghiacciai influisce sulla vita di decine di milioni di persone.
Le scarse precipitazioni estive e le temperature insolitamente elevate nel nord Italia hanno prosciugato il fiume Po.
Le Alpi sono un enorme serbatoio d’acqua che scorre per 170 milioni di persone lungo alcuni dei fiumi più grandi d’Europa, tra cui il Danubio, il Po e il Reno.
La Conferenza di Trento ha presentato diversi progetti comunitari volti a migliorare la gestione dell’ecosistema alpino.
“Gli obiettivi della Presidenza italiana sono ben sviluppati”, ha affermato Maurizio Foggati, Presidente della Regione Italia di Trento, osservando che sono state avviate iniziative in materia di biodiversità, economia circolare, sostenibilità e sostegno alla crescita nelle aree rurali. e digitalizzazione.
Le Province Autonome di Bolzano/Posen e Trento hanno assunto a gennaio la Presidenza della Strategia della Regione Alpina dell’UE (EUSALP) per conto dell’Italia per il 2022.
EUSALP vuole affermarsi come strumento per la cooperazione transfrontaliera nelle Alpi e diventare la prima macrozona carbon neutral in Europa, in linea con le misure climatiche dell’UE e il Green Deal europeo.
Enrico Di Muzio, meteorologo del progetto Interreg TINIA finanziato dall’UE che termina dopo 12 mesi alla fine di quest’anno, ha parlato della necessità di una collaborazione transfrontaliera nelle previsioni meteorologiche.
“Questo è fondamentale. Aggiunge valore agli agricoltori, agli enti locali e alle imprese, così come alle persone e alle famiglie che pianificano le loro vacanze. In Italia non esiste un meteorologo nazionale e spesso c’è concorrenza per migliorare le condizioni di un’area a scapito di altri.
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