venerdì, Novembre 15, 2024

Uno studio conferma che l’arte rupestre spagnola è stata realizzata da uomini di Neanderthal

Uno studio pubblicato lunedì mostra che i Neanderthal, a lungo visti come non sviluppati e selvaggi, hanno effettivamente disegnato stalagmiti in una grotta spagnola più di 60.000 anni fa.

Questo problema ha infastidito un paleontologo da quando è stato pubblicato il documento del 2018 Attribuzione del pigmento ocra rossa sulla cupola delle stalagmiti di Cueva de Ardales alla specie estinta “cugina”.

La storiografia indica che l’arte aveva almeno 64.800 anni, in un’epoca in cui gli umani moderni non abitavano il continente.

La scoperta è controversa, ha detto all’AFP Francesco Derico, coautore di un nuovo documento di ricerca sulla rivista PNAS, e “un articolo scientifico ha affermato che questi pigmenti potrebbero essere stati una cosa naturale”, a causa dell’afflusso di ossido di ferro.

Tintura su stalagmiti colorate nella grotta spagnola di Ardales, nel sud della Spagna. Foto: Joao Zilhao/ICREA/AFP/Getty Images

Una nuova analisi ha rivelato che la composizione e il posizionamento dei pigmenti non sono in linea con i processi naturali – invece, i pigmenti sono stati applicati mediante spruzzatura e soffiaggio.

Inoltre, la loro consistenza non corrispondeva a quella dei campioni naturali prelevati dalle grotte, indicando che i pigmenti provenivano da una fonte esterna.

Datazioni più dettagliate hanno mostrato che i coloranti sono stati applicati in diversi momenti nel tempo, separati da più di 10.000 anni.

Derico, della Purdue University, ha affermato che questo “supporta l’ipotesi che i Neanderthal siano venuti in diverse occasioni, nel corso di diversi millenni, per contrassegnare la grotta con pigmenti”.

È difficile paragonare “l’arte” di Neanderthal agli affreschi preistorici di uomini moderni, come quello di Chauvet Pont d’Arc in Francia, che ha più di 30.000 anni.

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Ma la nuova scoperta aggiunge prove crescenti che i Neanderthal, i cui discendenti si estinsero quasi 40.000 anni fa, non erano i parenti poveri dell’Homo sapiens come furono descritti per così tanto tempo.

Il team ha scritto che i coloranti non sono “arte” nel senso stretto della parola “ma piuttosto il risultato di comportamenti grafici destinati a perpetuare il significato simbolico dello spazio”.

Le formazioni rupestri “svolsero un ruolo essenziale nei sistemi simbolici di alcune società di Neanderthal”, sebbene il significato di questi simboli rimanga al momento un mistero.

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