venerdì, Novembre 15, 2024

Vladimir Putin ha vietato le esportazioni di petrolio russo verso paesi che hanno imposto limiti di prezzo a causa della guerra in Ucraina

Il presidente Vladimir Putin ha fornito la tanto attesa risposta della Russia ai limiti di prezzo in Occidente, firmando un divieto di cinque mesi sulla fornitura di petrolio greggio e prodotti petroliferi ai paesi che applicano limiti di prezzo.

I principali paesi del Gruppo dei Sette, l’Unione Europea e l’Australia hanno concordato questo mese di limitare il prezzo di un barile di greggio russo a $ 60 ($ 89) dal 5 dicembre a causa della “operazione militare speciale” di Mosca in Ucraina.

Il decreto, che è stato pubblicato su un portale governativo e sul sito web del Cremlino, è stato presentato come una risposta diretta ad “azioni ostili e contrarie al diritto internazionale da parte degli Stati Uniti, dei paesi stranieri e delle organizzazioni internazionali ad essi affiliate”.

Il decreto affermava che “la consegna di petrolio e prodotti petroliferi russi a soggetti e persone fisiche straniere è vietata, a condizione che nei contratti per tali forniture sia previsto l’uso del meccanismo per la fissazione diretta o indiretta dei prezzi massimi”, riferendosi in particolare negli Stati Uniti e in altri paesi esteri che hanno imposto il tetto dei prezzi.

Il decreto, che include una disposizione che consente a Putin di revocare il divieto in casi speciali, afferma: “Questo… entra in vigore il 1° febbraio 2023 ed è valido fino al 1° luglio 2023”.

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