“Sono sia un artista che un artista allo stesso tempo, il che non è un’impresa facile”, ha detto Trespede. “Questa è una grande innovazione. Le innovazioni hanno bisogno di tempo per prendere piede. Il processo che abbiamo iniziato oggi non sappiamo dove ci porterà. Certamente, ci spingerà avanti”.
La prima di apertura della stagione di venerdì è stata una “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni a doppio fatturato e “Pagliacci” di Ruggiero Leoncavallo, una produzione prevista per la stagione 2020 che non è mai stata messa in scena a causa delle restrizioni che limitavano le esibizioni ai concerti. Rimangono infatti incompiute le scenografie lignee della “Cavalleria” dello scorso anno nell’Officina della Grotta nell’Arena ai margini del paese, destinate a una possibile versione futuristica.
È stato invece realizzato un villaggio siciliano su 400 mq di maxischermi a led, con proiezioni in collina, facciata di chiese e strutture in roccia, il tutto con profondità 3D. Le nuvole in movimento davano dinamismo alla scena, mentre cantanti e attori si muovevano su e giù per una scala fisica e attraverso un primo piano pieno di tavoli e sedie per creare una piazza centrale.
Mentre “Cavalleria rusticana” è stata presentata in nostalgico nero, bianco e grigio, la troupe “Pagliacci”, vestita con costumi dai colori vivaci, su uno sfondo più scarno ispirato al set cinematografico di Fellini, mette in risalto lo scontro tra la vita reale e il teatro. nell’opera.
Il video include anche brevi immagini dai musei italiani in ciascuna delle cinque nuove opere, tra cui “Aida”, “Nabucco” e “La Traviata”. Le collaborazioni, tra cui i Musei Vaticani, il Museo degli Uffizi e il Museo Egizio di Torino, sono intese come un gesto di solidarietà con un altro ramo culturale che ha subito anche le restrizioni durante la pandemia.
“Nerd televisivo. Ninja di Twitter. Evangelista della birra. Difensore di Internet professionista.”